Nel pomeriggio di lunedì 5 maggio la comunità di Misterbianco ha dato l’ultimo saluto alla piccola Maria Rosa, lanciata dal balcone lo scorso 30 aprile dalla madre.
Nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie si è riversata una folla commossa e profondamente scossa dal gesto compiuto dalla quarantenne, che adesso si trova in carcere.
La messa funebre è stata celebrata dal parroco Antonino Vitanza.
“Non ci sono parole per  quanto accaduto – ha affermato il sacerdote durante l’omelia – ma solo il silenzio e la preghiera: i bambini sono più vicini al Signore rispetto agli adulti”.
“Non vi può essere alcuna accettazione – ha sottolineato – ma solo consolazione, nella consapevolezza che l’essere umano è votato al dolore e alla disperazione”.
Particolarmente toccanti anche le parole della zia di Maria Rosa.
“Eri un tesoro di bimba – ha detto – ma la mamma con la sua malattia non era in grado di amarti e si è macchiata del più grave peccato che possa commettere un essere umano”.
“I dottori – ha aggiunto rivolgendosi anche al fratellino della piccola, che invano ha tentato di salvarla – non si sono resi conto della gravità dei problemi e della salute di vostra madre”.
“Noi tutti – ha affermato commossa – dobbiamo chiedervi scusa in ginocchio se non vi abbiamo difeso, avete pagato con il sangue, cuoricini miei: vi mancava l’amore della mamma, ve lo siete dato entrambi, incondizionatamente”.
“Il vostro rapporto era così speciale e unico – ha concluso, affranta, la donna – e non doveva andare così, cara figlia mia, stellina mia, la luce dei tuoi occhi verdi era qualcosa di molto bello”.
Al termine della cerimonia, dopo il lancio dei palloncini bianchi in aria, le persone più vicine alla famiglia della bambina  hanno mostrato la foto che la ritraeva davanti ai giornalisti e hanno urlato tutto il loro dolore. 

 

 

 

 

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