Porto Empedocle (AG) – Un ritrovamento inquietante ha scosso la comunità empedoclina: nel tardo pomeriggio di oggi è stato rinvenuto il corpo senza vita di Alfonso Spalma, quarantenne residente in zona, sotto il cosiddetto “ponte di ferro”, nel quartiere Cannelle. 

Secondo le prime notizie, sull’episodio gravano elementi tutt’altro che chiariti. La vittima presenta una ferita mortale conseguente a un colpo di arma da fuoco, ma la dinamica dell’evento — dove, come e da chi il colpo è stato esploso — resta al momento avvolta nell’ombra.

Sul posto sono intervenuti, tempestivamente, il magistrato di turno, il medico legale e i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, coadiuvati da un’ambulanza del 118. 

Un fatto che colpisce anche perché il cadavere è stato trovato a breve distanza — circa un chilometro — da un mezzo insolito, una motoape, rinvenuta lungo la carreggiata. Non è chiaro al momento se vi sia una correlazione tra il veicolo e il delitto. 


I punti oscuri da chiarire

Il ritrovamento lascia aperti numerosi interrogativi, che dovranno essere affrontati con rigore investigativo:

  1. Orario e modalità dell’omicidio
    Determinare quando è stato esploso il colpo mortale e quanto tempo Spalma sia rimasto a terra prima del ritrovamento è fondamentale per ricostruire la scena del crimine.

  2. Il ruolo della motoape
    Il mezzo recuperato nelle vicinanze potrebbe essere stato utilizzato dalla vittima o dall’aggressore. Sarà essenziale verificarne eventuali tracce (proiettili, residui, impronte, DNA) e accertare se sia stato spostato successivamente.

  3. Testimonianze e telecamere
    Nei pressi del ponte e lungo la strada collegata dovrebbero esserci impianti di videosorveglianza; le immagini potrebbero fornire movimenti sospetti o percorsi seguiti dagli autori. Occorre raccogliere testimonianze di passanti, residenti, automobilisti.

  4. Conflitti personali o ambientali
    Gli inquirenti dovranno esplorare se Spalma avesse conti in sospeso, minacce o legami pericolosi. Anche la pista dell’intimidazione criminale non va esclusa, soprattutto in territori con presenza mafiosa o conflitti locali.

  5. Esame balistico e autopsia
    L’esame del proiettile, il tipo d’arma e la traiettoria possono dare indicazioni decisive. L’autopsia potrà confermare l’angolazione del colpo, la distanza e eventuali altre lesioni (difensive o di contorno).


Contestualizzazione e attenzione mediatica

Un episodio gravissimo come questo, collocato in un contesto regionale dove la criminalità organizzata ha storicamente esercitato pressione, non può essere considerato isolato senza una profonda analisi delle relazioni locali, della conflittualità sociale e della copertura istituzionale.

Per Report Sicilia, è importante indagare non solo l’omicidio in sé ma il tessuto che lo circonda: il ruolo delle autorità locali, eventuali omissioni investigative, la presenza di comparse criminali, e soprattutto quale messaggio sottende un delitto consumato in un punto visibile della città, sotto un ponte, non in un luogo remoto.

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