Vittoria del Comune di Montallegro davanti al TAR Sicilia – Palermo, che ha annullato i provvedimenti autorizzativi rilasciati alla Ditta Catanzaro Costruzioni srl per la realizzazione di un impianto integrato per il trattamento e recupero della frazione organica da raccolta differenziata (FORD).
Il Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Cirillo, assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, stabilendo che la struttura non rispetta la distanza minima di 3 km dal centro abitato, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre, è stata riconosciuta anche la violazione del vincolo boschivo, che vieta la costruzione di impianti simili a meno di 200 metri da aree boscate superiori a 10 ettari.
Una battaglia legale iniziata nel 2017
L’iter per la costruzione dell’impianto era iniziato nel 2017, quando la Ditta Catanzaro Costruzioni aveva ottenuto le autorizzazioni necessarie dalla Regione Siciliana – Dipartimento del Territorio e dell’Ambiente e da altri enti competenti. Tuttavia, il Comune di Montallegro aveva espresso da subito forti perplessità, contestando in sede di conferenza dei servizi il mancato rispetto delle distanze minime di sicurezza.
Nonostante le contestazioni, le autorizzazioni furono concesse, costringendo il Comune a ricorrere al TAR per ottenere l’annullamento dei provvedimenti.
Le verifiche confermano l’irregolarità del progetto
Nel 2023, il TAR ha disposto una verifica tecnica indipendente, affidando l’incarico alla Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università Kore di Enna, sotto la supervisione della Prof.ssa Mariangela Liuzzo.
Le conclusioni del verificatore hanno confermato le contestazioni del Comune:
- L’impianto si trova a meno di 3 km dal centro abitato, contrariamente a quanto dichiarato dalla ditta proponente.
- L’area individuata è troppo vicina a un’area boscata superiore a 10 ettari, in violazione dell’art. 10 della L.R. 16/1996.
La sentenza del TAR e la condanna alle spese
Alla luce delle evidenze raccolte, con sentenza del 29 gennaio 2025, il TAR Sicilia – Palermo ha accolto il ricorso del Comune di Montallegro, annullando tutti gli atti autorizzativi rilasciati alla Ditta Catanzaro Costruzioni.
Inoltre, il Tribunale ha condannato le Amministrazioni coinvolte a risarcire le spese legali sostenute dal Comune, sancendo così l’illegittimità del progetto.
Una vittoria per la comunità di Montallegro
La sentenza rappresenta una grande vittoria per i cittadini di Montallegro, che da anni si battono contro la costruzione di un impianto ritenuto potenzialmente impattante per l’ambiente e per la qualità della vita nel territorio.
Il Sindaco Giovanni Cirillo ha espresso soddisfazione per l’esito del contenzioso, sottolineando come il Comune abbia sempre difeso il diritto della comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle norme vigenti.
Con questa decisione, il TAR ribadisce l’importanza del rispetto della normativa ambientale e urbanistica, evitando che progetti privi dei requisiti previsti dalla legge possano compromettere il territorio e la salute dei cittadini.

