Dentro la cappella del cimitero c’è una bara con la salma di una donna. I più distratti che in queste ore si recano e recheranno nel luogo sacro penseranno che sia in programma il funerale della defunta. Costoro farebbero meglio a rimanere nella loro distrazione, perchè se volessero approfondire la faccenda rimarrebbero di stucco. Dentro quella bara infatti non c’è la salma di una donna deceduta ieri, l’altro ieri, magari tre giorni fa. Nella cassa infatti si trova il corpo senza vita di una signora defunta lo scorso febbraio. E’ passato Carnevale, è passata Pasqua, l’estate è filata via calda e assolata, anche ferragosto è ormai un lontano ricordo, ma lei – la salma – è ancora lì. Oggi si celebrano tutti i santi, domani sarà la commemorazione dei defunti e, a naso, quella bara con le spoglie mortali di questa empedoclina potrebbero essere ancora lì. Dove non dovrebbe stare per una questione di opportunità e, perchè no, di privacy. La Cappella centrale del cimitero empedoclino di norma è chiusa, non essendo utilizzata per messe quotidiane. Viene però usata come “magazzino” dove sistemare le bare delle persone in attesa di essere tumulate nel primo loculo disponibile. Ci sono stati periodi in cui le salma “parcheggiate” erano anche più di due o tre. Non proprio il massimo della vita, ma neanche della morte. Essendo giornate di “festa”, il Comune ha aperto la cappella alla pubblica fruizione, lasciandoci dentro però quella bara “in attesa” dallo scorso febbraio. Uno “spettacolo” francamente poco edificante per tutti , figurarsi per i familiari della defunta che hanno la loro parente senza una degna sistemazione definitiva da 9 mesi! Ma anche se fosse defunta ieri, quella bara nella cappella l’uno e 2 novembre stona assai. La speranza è che trascorsi questi due giorni di “pressione” sul campo santo, al Comune sappiano dare una svolta a questa incredibile vicenda. Non solo spostando la bara dalla cappella a un altro “magazzino”, ma trovando un loculo adeguato. 

Autore