Non c’è solo Messina in lacrime per la tragica fine di Sara Campanella, la studentessa universitaria ventiduenne uccisa in viale Gazzi nel pomeriggio di lunedì 31 marzo dal collega di facoltà Stefano Argentino.
Anche Misilmeri, Comune alle porte di Palermo dove viveva la giovane vittima di femminicidio, è in preda allo sconforto: una comunità sconvolta e incredula, a partire dal sindaco Rosario Rizzolo che ha affidato ai social il proprio cordoglio e quello dell’amministrazione.
Sara era cresciuta fra Misilmeri e Bagheria, dove aveva conseguito il diploma prima di trasferirsi con la madre a Messina, città in qui frequentava il corso di studi triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico ed era impegnata anche come tirocinante nello stesso Policlinico in cui è stata condotta prima di morire.
Originaria di Villabate, la sua famiglia circa quindici anni fa si era trasferita a Portella di Mare, frazione di Misilmeri.
“Non ci sono parole – afferma il primo cittadino – e vogliamo far sentire tutto il nostro affetto e sostegno alla famiglia di Sara, persone garbate e umili”.
La mamma di Sara, la signora Maria Concetta Zaccaria, è stata per tanti anni insegnante del plesso Portella di Mare della scuola “Salvatore Traina” e, di recente, dell’Istituto Comprensivo Statale “Guastella – Landolina”.
“L’intera cittadina è sconvolta ma siamo comunità – dice Rosario Rizzolo – e non faremo mancare la nostra vicinanza alla famiglia di Sara, ai suoi amici e a quanti le vogliono bene e stanno soffrendo per un dolore lacerante e insopportabile”.
“Aveva solo ventidue anni – osserva – ed era una giovane brillante, studiosa, determinata e solare, morta a causa di femminicidio: un gesto violento e brutale l’ha portata via”.
“Misilmeri e i misilmeresi condannano il vile gesto – conclude il sindaco – convinti che fatti così non dovrebbero mai accadere: non ci fermeremo e continueremo a lottare anche per Sara, basta violenza contro le donne!”.
Oltre a proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali, il Comune organizzerà una fiaccolata che partirà proprio dal quartiere in cui viveva la ragazza.