Tragico epilogo dell’incidente tra Naro e Canicattì: morto il motociclista di 48 anni
AGRIGENTO – Non ce l’ha fatta il motociclista rimasto gravemente ferito nello scontro tra auto e moto avvenuto sabato mattina sulla strada provinciale tra Naro e Canicattì. L’uomo, di 48 anni, è deceduto nelle scorse ore nonostante l’immediato intervento dei soccorsi e il successivo trasferimento in elicottero all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
L’incidente, di cui Report Sicilia aveva già dato notizia nei primi istanti dopo l’impatto , si è rivelato purtroppo fatale per il centauro, le cui condizioni erano apparse sin da subito critiche.
Report Sicilia: Incidente tra Naro e Canicattì: grave un motociclista.
Una dinamica ancora da chiarire
Secondo le prime ricostruzioni, la moto condotta dalla vittima avrebbe impattato con un’autovettura lungo un tratto già noto per la sua pericolosità. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine, intervenute sul posto per i rilievi di rito.
Le autorità stanno ascoltando testimoni e analizzando eventuali immagini di videosorveglianza della zona, per ricostruire con esattezza la dinamica del sinistro.
Lutto e rabbia per l’ennesima vittima della strada
La notizia della morte del motociclista ha gettato nello sconforto le comunità di Naro e Canicattì, dove l’uomo era conosciuto e stimato. In molti si interrogano sull’ennesima tragedia annunciata, in un territorio dove la viabilità secondaria continua a essere caratterizzata da scarsa manutenzione, segnaletica insufficiente e tratti pericolosi.
Questo nuovo lutto rilancia con forza l’appello di cittadini e associazioni per interventi urgenti sulla sicurezza stradale, affinché il sacrificio di una vita non resti vano.
Agrigento piange un’altra vittima della strada
La redazione di Report Sicilia esprime il proprio cordoglio alla famiglia del motociclista e continuerà a seguire gli sviluppi dell’inchiesta per fare piena luce sull’accaduto.
Nel frattempo, resta alta l’attenzione sulla prevenzione e la sicurezza: la strada non può diventare ogni giorno un rischio di morte.