Tra una guida turistica digitale da acquistare con fondi pubblici e una ottenibile gratis cosa sceglierebbe un ente pubblico? Certamente quella gratis, specie quando è anche fatta bene. Ad Agrigento no, il Comune ha ufficializzato l’attivazione di Agrigento InfoApp, la nuova guida turistica digitale dedicata alla città dei templi. Grazie a essa si possono conoscere monumenti, eventi, gastronomia e servizi utili. Il progetto è della Pro Loco Agrigento Aps ed è finanziato – e ci mancherebbe altro – nell’ambito di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025, con la collaborazione di VisitAgrigento e Confcommercio. L’app è gratuita e disponibile su tutti gli store online (presto anche su AppleStore) ed è disponibile per tutti: cittadini, visitatori e operatori turistici. Fin qui la notizia, ma il retrogusto è sempre amarissimo. Basta sentire cosa dice l’imprenditore Giovanni Parisi, uno che da mesi martella il comune con le proprie iniziative, ottenendo solo porte chiuse e indifferenza.

“La mia proposta era certamente migliore”

Parisi è molto preciso nella propria “denuncia”: “Con profonda amarezza, in qualità di titolare dell’azienda Multimedial Digital, esprimo il mio più vivo e motivato disappunto in merito alla recente decisione adottata dal Comune di Agrigento riguardante l’adozione di uno strumento multimediale per la promozione turistica del territorio. Ho appreso da fonti giornalistiche online che codesto Ente ha optato per l’applicazione ‘INFOAPP’, una scelta che si presume sia avvenuta a titolo oneroso e che, a un’analisi oggettiva, risulta essere contenutisticamente, linguisticamente e qualitativamente molto inferiore alla soluzione da me proposta. Si sottolinea – spiega Parisi – che la nostra applicazione, realizzata e pronta da oltre quattro anni, non solo si configura come strumento ideale e tempestivo per il programma Agrigento Capitale della Cultura, ma è stata altresì messa a disposizione gratuitamente per tutti i turisti e cittadini, dimostrando un concreto impegno a favore della comunità e dell’immagine cittadina”. Vuoi mettere spendere soldi pubblici per finanziare (lecitamente ci mancherebbe) la Ap proposta da persone ed enti vicini all’amministrazione, aldilà del valore comunque indubbio dell’iniziativa. Parisi (come tanti altri) non fa parte del cerchio magico e quindi non se lo fila nessuno, anche quando propone iniziative a costo zero per il Comune. 

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