Il Comune di Agrigento ha comunicato oggi la sospensione del servizio di raccolta di abiti e scarpe usati nelle isole ecologiche, adducendo come motivo la sopraggiunta indisponibilità dell’impianto di conferimento convenzionato. La nota prosegue assicurando che il servizio sarà ripristinato una volta sottoscritta la convenzione con una nuova ditta, già individuata. Ma per i cittadini, questa è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza e della gestione approssimativa dei servizi pubblici.
La sospensione del servizio di raccolta abiti è solo l’ultimo esempio di come il Comune gestisce la questione dei rifiuti e dei servizi ecologici, alimentando un crescente senso di frustrazione tra gli agrigentini. Per chi ha seguito la vicenda da tempo, non è certo una novità: la mancanza di continuità e di organizzazione riguardo la gestione dei rifiuti ha già causato numerosi disagi in passato. La situazione attuale, definita da molti come una vera e propria “barzelletta”, testimonia la scarsa attenzione dell’amministrazione verso un servizio che, in molte altre realtà, funziona senza intoppi.
Non è la prima volta che il servizio subisce interruzioni improvvise, lasciando i cittadini privi di informazioni chiare e tempestive. Questa incapacità di gestire anche un semplice servizio di raccolta di abiti e scarpe usati è emblematico dell’attuale gestione comunale, che sembra incapace di fornire soluzioni efficaci e durature alle esigenze della comunità.
Agrigento merita di più di continue sospensioni, annunci e promesse non mantenute. Il diritto a servizi pubblici efficienti non dovrebbe essere un miraggio, ma un dato di fatto.