Un episodio avvenuto questa mattina a bordo della nave Sansovino, in servizio tra Linosa e Lampedusa, riaccende i riflettori su un problema serio e spesso ignorato: l’assenza di personale medico o infermieristico sulle navi che collegano le isole Pelagie con la Sicilia.
Una signora, subito dopo la partenza da Linosa, ha accusato un malore. Nonostante l’intervento immediato degli ufficiali di bordo, che si sono messi a completa disposizione, l’assenza di un medico ha limitato le possibilità di assistenza sanitaria diretta. Tutto ciò che è stato possibile fare è stato predisporre, con tempestività, l’arrivo di un’ambulanza sulla banchina di Lampedusa, dove la donna è stata soccorsa. Per fortuna, le sue condizioni non si sono aggravate e ora sta bene.
Le regole che ostacolano la sicurezza sanitaria a bordo
Il problema è legato a norme e regolamenti che consentono alla compagnia di navigazione di non prevedere la presenza di un medico. In base a quanto emerso:
- Un medico è obbligatorio solo per viaggi superiori a otto ore. La tratta tra Linosa e Lampedusa, invece, si conclude in circa sei ore.
- Un medico è previsto solo su navi autorizzate a trasportare oltre 500 passeggeri. Le navi in servizio sulle tratte per Lampedusa e Linosa non rientrano in questa categoria.
Di fatto, queste disposizioni permettono che il servizio venga operato senza personale sanitario a bordo, lasciando i passeggeri privi di un supporto fondamentale in situazioni di emergenza.
Un caso emblematico e altre storie da raccontare
Questo episodio non è isolato. Alcuni giorni fa, un uomo di Linosa con una frattura alla gamba è stato portato sulla nave utilizzando una semplice sedia, in condizioni precarie. Un fatto su cui Report Sicilia sta raccogliendo informazioni e che sarà approfondito nei prossimi giorni.
Le conseguenze di un sistema inadeguato
Questo scenario mette in evidenza una carenza strutturale che riguarda i collegamenti marittimi con le isole Pelagie. In un contesto in cui i collegamenti via mare rappresentano l’unica possibilità di trasferimento rapido per i residenti e i turisti, l’assenza di personale sanitario rappresenta una grave lacuna, capace di mettere a rischio la vita delle persone.
L’articolo si conclude con una riflessione amara ma necessaria: “Non conviene sentirsi male a bordo delle navi che collegano le Pelagie con il resto della Sicilia.” È urgente che le istituzioni competenti affrontino la questione, adottando soluzioni per garantire assistenza sanitaria adeguata durante le traversate.