È morto dopo un mese, a causa della violenta aggressione subita da uno stalker che importunava una donna. 
Lui, Salvatore Riccobene, macellaio siciliano in pensione, malgrado la fragilità dei suoi novant’anni non aveva esitato a intervenire in soccorso della sua vicina di casa, oggetto di molestie da parte di Giorgio Labarbuta, un uomo già denunciato più volte per l’insistenza delle sue molestie. 
Uno slancio di generosità che per Salvatore si è rivelato fatale: l’anziano, infatti, è morto dopo settimane di agonia in ospedale, dove era stato ricoverato a seguito della caduta durante la colluttazione, che gli aveva procurato anche la frattura di alcune costole. 
Le sue condizioni, anche per via di alcune complicanze polmonari, si sono deteriorate fino alla tragica conclusione. 
I fatti sono accaduti a Mortara, in Lomellina, nella provincia di Pavia, dove il novantenne originario di Trapani viveva da tempo. 

I FATTI

Salvatore Riccobene è deceduto lo scorso 20 0ttobre, a un mese di distanza dall’aggressione di cui è rimasto vittima nel tentativo di difendere la vicina di casa, una cinquantasettenne. 
L’importunatore, che ora rischia di essere indagato con l’ipotesi di omicidio preterintenzionale, viveva nello stesso palazzo popolare. 
La Procura di Pavia ha aperto un’indagine, coordinata dal pubblico ministero Chiara Giuiusa
Sul corpo del novantenne è stata disposta l’autopsia per confermare il nesso di causalità tra le ferite riportate e la morte. 

 

Autore