ODA Catania, lavoratori senza stipendio da 4 mesi: “Oltre il danno, la beffa”

CATANIA – Una situazione che ha ormai superato il limite della sopportazione. È quanto denunciano con forza le lavoratrici e i lavoratori della Fondazione ODA di Catania, in protesta da giorni per i gravissimi ritardi nel pagamento degli stipendi.

Dopo l’accredito delle mensilità di novembre e dicembre 2024 e della tredicesima, mancano all’appello gli stipendi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2025. Una condizione che compromette la dignità di chi ogni giorno assiste con professionalità persone fragili, senza alcuna certezza retributiva.

USB: “Una situazione disumana”

A guidare la protesta è l’Unione Sindacale di Base (USB) che denuncia:

“Erano stati annunciati 4 stipendi, ne sono arrivati solo due. E ora, a fronte delle ingiunzioni ricevute dalla Fondazione, si dà colpa ai lavoratori che hanno fatto causa per vedersi riconosciuti i propri diritti. È inaccettabile.”

Il riferimento è a un verbale firmato dal commissario straordinario dell’ODA, l’avv. Antonio Landi, nel quale – secondo quanto riferito da USB – si colpevolizzerebbero i lavoratori che hanno avviato azioni legali.

La Prefettura assente, l’ASP silenziosa

Un ulteriore aggravante è la totale assenza istituzionale, sottolineata con rabbia dai rappresentanti sindacali:

“Non c’è il Prefetto, non c’è il Vicario, non c’è il Capo di Gabinetto. In Prefettura esiste una figura legittima ma non in grado di imprimere la spinta necessaria per risolvere una vertenza drammatica.”

La USB chiede l’immediata convocazione di un tavolo con Prefettura, ASP e ODA. “Le prestazioni ambulatoriali e domiciliari – dicono – sono diminuite. In altri tempi l’ASP avrebbe sospeso la convenzione. Noi non vogliamo arrivare a tanto, ma serve chiarezza.”

Otto anni di commissariamento senza risanamento

Durissimo anche l’attacco al commissario Landi, che guida l’ente da ben 8 anni:

“È tempo che l’avvocato Landi si faccia da parte. Non è riuscito a risanare nulla, mentre le lavoratrici sono alla fame. Chi nomina è responsabile: ci si chiede cosa stia vigilando l’arcivescovo, se davvero sta guardando la disperazione della gente.”

“Non un passo indietro”

Il messaggio conclusivo è chiaro e diretto:

Non abbasseremo la guardia. Lo stato d’agitazione continua. Quella dell’ODA è una vertenza simbolo: se si risolve qui, può aprire la strada a una soluzione per tante altre strutture socio-sanitarie in crisi.”

I lavoratori chiedono dignità, diritti e normalità. Non l’elemosina di un pagamento a singhiozzo, ma la garanzia di un futuro stabile.

Report Sicilia continuerà a monitorare gli sviluppi di questa vertenza che non riguarda solo stipendi, ma il diritto a lavorare e vivere con dignità.

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