Palermo – Il progetto di riqualificazione dell’area esterna di Palazzo d’Orléans, costato ben 3 milioni di euro, doveva essere un simbolo di decoro e prestigio per la sede della Regione Siciliana. Oggi, a distanza di qualche mese dall’inaugurazione, la realtà racconta una storia ben diversa: aiuole con erba secca, vegetazione in declino e un aspetto trascurato, che solleva più di una domanda sulla gestione e sulla manutenzione dell’opera.

Ma il vero interrogativo è un altro: se a gennaio la situazione è questa, cosa accadrà in estate, con il caldo torrido siciliano?

Dal lusso al degrado: il restyling che invecchia troppo in fretta

Già in fase di realizzazione, il progetto aveva suscitato forti critiche da parte di architetti, urbanisti e cittadini. Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Palermo, con a capo Francesco Miceli, aveva parlato di scelte stilistiche poco coerenti con il contesto storico, mentre il Movimento 5 Stelle all’ARS aveva denunciato l’enorme spreco di denaro pubblico, considerando le difficoltà economiche in cui versano molte categorie siciliane.

Oggi, le immagini parlano da sole:
📌 Aiuole con erba già secca, nonostante l’inverno.
📌 Vegetazione in sofferenza e mal curata.
📌 Un’area che appare già abbandonata a sé stessa.

Se questo è lo stato delle aiuole a gennaio, quando le temperature sono ancora miti e le piogge frequenti, è lecito chiedersi come si presenterà questa area nei mesi estivi, quando il caldo torrido e la siccità faranno inevitabilmente il resto. Diventerà un’arida distesa di terra bruciata?

Tre milioni di euro per un giardino che non regge nemmeno un inverno

Quando venne inaugurata, l’area esterna di Palazzo d’Orléans venne presentata come un intervento di valorizzazione del Palazzo. L’ex presidente della Regione, Nello Musumeci, dichiarò che l’opera avrebbe “esaltato la bellezza del palazzo e creato un collegamento armonioso tra esterno e interno”, con un’area verde curata e decorazioni architettoniche che avrebbero reso più elegante il contesto.

Oggi, però, la situazione è ben diversa da quella promessa. Il verde rigoglioso delle prime settimane ha già lasciato il posto a un paesaggio desolante. E se questo è il risultato dopo pochi mesi, viene da chiedersi quanto resisterà ancora questo giardino “di lusso” prima di trasformarsi in una landa arida e spoglia.

Chi si occupa della manutenzione? E a che costo?

Di fronte a questo degrado anticipato, i cittadini si pongono una domanda fondamentale: chi si sta occupando della manutenzione di queste aiuole e con quali risorse?

Un’opera che costa 3 milioni di euro dovrebbe prevedere un piano di cura e gestione efficace, e invece l’area appare già in stato di abbandono.

La Regione dovrebbe chiarire:
🔴 Chi ha l’incarico della manutenzione e perché l’area è già in declino?
🔴 Quanto costa la gestione di questo giardino e chi paga?
🔴 Quali interventi sono previsti per evitare che in estate diventi un deserto?

L’ennesima cicatrice su Palermo

Oltre alle critiche sulla qualità del progetto, ciò che oggi emerge è un dato ancora più preoccupante: l’incapacità della Regione di mantenere in buone condizioni le proprie opere pubbliche.

I cittadini di Palermo si ritrovano così con un’area che doveva essere un simbolo di decoro e che invece si avvia a diventare l’ennesimo esempio di spreco e superficialità.

Con l’estate alle porte, il rischio è che il restyling milionario si trasformi in un’area desolata, con erba bruciata dal sole e aiuole spoglie, rendendo ancora più evidente l’inutilità di questa spesa faraonica.

Intanto, Palermo assiste all’ennesima opera pubblica che si degrada sotto gli occhi di tutti, mentre nessuno sembra preoccuparsi di garantire la manutenzione e il rispetto delle promesse fatte ai cittadini.

📸 Galleria fotografica – Ecco lo stato attuale del “restyling milionario” di Palazzo d’Orléans

Autore