Palermo/Agrigento, 29 agosto 2025 – Un’operazione condotta congiuntamente dal Nucleo Operativo del Comando Gruppo Tutela Lavoro di Palermo e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Agrigento, in sinergia con le stazioni territoriali dell’Arma, ha portato a importanti arresti e sanzioni in tema di lavoro nero e sicurezza sul lavoro.
Il bilancio dell’intervento
I Carabinieri hanno ispezionato tre imprese — due edili e una stagionale nel settore turistico-alberghiero — e identificato in totale 21 lavoratori, di cui 14 risultati in nero, ovvero impiegati in modalità non conformi ai contratti collettivi nazionali
Violazioni accertate
Le ispezioni hanno riportato una serie di gravi mancanze rispetto alla normativa in materia di igiene, sicurezza e tutela dei lavoratori:
Mancata formazione obbligatoria
Assenza di sorveglianza sanitaria
Omissione nella consegna dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
Servizi igienico-sanitari inadeguati
Posti di lavoro senza addetti alle emergenze, al primo soccorso e antincendio
Cantieri privi di recinzione e sistemi di protezione fondamentali
Sanzioni e sospensione delle attività
Le violazioni hanno portato a sanzioni per un totale di 52.701,84 € (alcune fonti indicano 52.000 €, ma la cifra precisa è quella sopra citata). Ai responsabili aziendali sono stati notificati provvedimenti prescrittivi che hanno disposto la sospensione immediata delle attività, le quali potranno riprendere solo dopo il ripristino delle condizioni di lavoro a norma
L’Arma dei Carabinieri ha ribadito l’importanza dei controlli nel settore lavorativo, uno dei più delicati, soprattutto in un momento segnato da un preoccupante aumento delle cosiddette “morti bianche” in tutta Italia . L’azione repressiva e preventiva, avvertono, continuerà nelle prossime settimane con particolare attenzione ai comparti a più alto rischio.