PALERMO – Emergono preoccupanti segnali di ostilità nei confronti della procuratrice dei minorenni di Palermo, Claudia Caramanna, recentemente bersaglio di gravi minacce. Secondo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia” e “Repubblica”, all’interno di un fascicolo giudiziario è stato ritrovato un ritaglio di giornale che ritrae Giovanni Falcone, al quale è stato aggiunto il nome “Caramanna” scritto accanto a una croce grande e tre più piccole
⚖️ Intimidazioni precise e inquietanti
Non si tratta di minacce generiche: in un fascicolo aperto in relazione alla revoca della responsabilità genitoriale di un affiliato di Cosa nostra, è stata rinvenuta una frase minacciosa e depositata insieme al ritaglio:
“Devi smetterla di occuparti dei figli degli altri”
Questo avvertimento, rintracciato dentro documenti ufficiali, testimonia l’intento intimidatorio diretto nei confronti di Caramanna, impegnata nel ricorso a misure restrittive verso le famiglie mafiose.
🔒 Scorta rafforzata, indagine in corso
A seguito del ritrovamento delle minacce, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha disposto un immediato rafforzamento della scorta a tutela della procuratrice
La Procura di Caltanissetta ha aperto un’indagine, affidando ai Carabinieri del RIS analisi approfondite del foglietto intimidatorio
🧩 Il contesto dei provvedimenti
Caramanna è al centro dell’attenzione per un impegno giudiziario contro famiglie mafiose: oltre a seguire le indagini su minorenni coinvolti in narcotraffico, ha promosso decine di provvedimenti per togliere i figli ai boss, nell’ambito del protocollo “Liberi di scegliere”
Già in passato, nell’agosto 2024, un episodio simile si era verificato: un biglietto minaccioso con la stessa scritta venne recapitato all’interno del Tribunale Minorile nel carcere Malaspina
🌍 Solidarietà e attivismo civile
La vicenda ha suscitato una vasta reazione di solidarietà:
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Manifestazioni pubbliche di sostegno, come il sit‑in organizzato da “La Casa di Giulio” davanti al Tribunale Minorile
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Messaggi di sostegno istituzionale: il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla hanno condannato “atti inaccettabili” e manifestato completo appoggio alla magistrata
✅ Che cosa chiedere a chi amministra
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Protezione adeguata: le intimidazioni dimostrano quanto sia vitale garantire la sicurezza e la serenità operativa della magistratura impegnata sui minori.
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Risorse ai servizi educativi: come chiesto da associazioni e sindacati, occorre rafforzare gli supporti per lotta alla dispersione scolastica, affiancamento psicologico e sociale
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Attività preventiva: progetti integrati fra scuola, socialità e magistratura, come già attuato con il protocollo “Liberi di scegliere”, sono un investimento contro la cultura mafiosa.
Le intimidazioni a Claudia Caramanna, mezze velate e mezze eclatanti, rappresentano uno stadio preoccupante di aggressività: colpiscono non solo una magistrata, ma il principio stesso di legalità e futuro dei giovani siciliani. Dallo Stato, dalla società civile e dalle istituzioni locali deve arrivare una ferma reazione, non solo simbolica ma concreta e programmatica.

