San Leone (Agrigento), 27 agosto 2025 – Nuovi controlli sul fronte della legalità nel vivace quartiere balneare di San Leone portano all’attenzione un caso emblematico: una panineria è stata multata e pesantemente sanzionata per irregolarità amministrative e sanitarie.
Il blitz della Guardia di Finanza
Nella mattinata odierna, la sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Porto Empedocle ha ispezionato una panineria operante nel cuore di San Leone tramite un accertamento a tutela del consumatore. Il locale è risultato privo della concessione demaniale necessaria ad operare su suolo pubblico, configurandosi dunque come abusivo. Inoltre, sono emerse gravi irregolarità sotto il profilo alimentare: alcuni prodotti erano privati della tracciabilità obbligatoria, motivo per cui sono stati sequestrati e distrutti. Al titolare è stata inflitta una sanzione amministrativa di 4 500 euro.
Violenze al decoro urbano e abusi su area demaniale costiera
Parallelamente, un altro intervento, questa volta da parte della polizia locale di Agrigento, ha interessato un’ulteriore attività a San Leone. Gli agenti hanno riscontrato la mancanza dell’autorizzazione per somministrare alimenti e bevande, accompagnata da una occupazione abusiva del suolo pubblico: il locale aveva infatti sistemato tavoli e arredi all’esterno senza alcun permesso. La conseguenza è stata una chiusura temporanea e una sanzione di 5 000 euro, che ha portato il titolare – già nelle ore successive – a rimuovere l’arredo esterno ripristinando le condizioni originali del luogo.
Contestualizzazione estiva: una lotta all’abusivismo diffuso
Non si tratta di casi isolati. Negli ultimi giorni, la polizia municipale ha intensificato i controlli nel quartiere balneare a causa del proliferare del fenomeno del cosiddetto “tavolino selvaggio”. Sono stati sanzionati 12 ristoratori per aver occupato abusivamente suolo pubblico, e contestualmente elevate 80 multe per sosta irregolare tra il porticciolo di San Leone e l’area della Valle dei Templi.
Cosa segnala Report Sicilia
Questo doppio episodio rappresenta un campanello d’allarme sulle dinamiche di espansione irregolare delle attività commerciali nelle zone a fortissima pressione turistica. La simultanea presenza di illiceità in campo sanitario (cibo non tracciato) e urbanistico (occupazione di area demaniale) riflette la necessità di un approccio coordinato, che combini rigore amministrativo con una percezione del territorio più responsabile.