AGRIGENTO – La vicenda del nuovo parcheggio che, nei documenti ufficiali, risulta progettato in via Empedocle, ma che nella realtà sta sorgendo in via Pietro Nenni, continua a suscitare polemiche e prese di posizione.

La nostra redazione di Report Sicilia è stata la prima a sollevare la questione, documentando con immagini e carte che l’opera in costruzione non si trova affatto nel sito indicato, bensì accanto al parcheggio pluripiano comunale – peraltro da anni sottoutilizzato – e andando a cancellare un belvedere con panchine costruito sopra resti delle antiche mura cittadine.

Successivamente è arrivato il comunicato di Legambiente, che ha chiesto spiegazioni su questo evidente equivoco tra progetto e cantiere, domandando se siano stati richiesti i necessari nulla osta della Soprintendenza, visto che l’area ricade in zona vincolata come la Villa del Sole e altre parti storiche della città.

Adesso a prendere posizione è l’Area Progressista di Agrigento, attraverso il portavoce Nuccio Dispenza, che punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata da Francesco Miccichè:

“Ancora una volta, sindaco e giunta si muovono tra imperdonabili silenzi che offendono gli agrigentini e furbi equivoci, provando a bypassare trasparenza e regole. In ultimo è quel che provano a fare con l’equivoco tra via Empedocle e via Pietro Nenni, a proposito di un parcheggio multipiano, come denuncia Legambiente”.

Un’accusa dura che si accompagna a una condanna politica netta:

“Ormai all’ultimo miglio di una esperienza rovinosa – conclude Dispenza – l’amministrazione procede con la bussola dettata da interessi che nulla hanno a che fare con quelli della città. Ma la città se ne ricorderà. Non resteranno politicamente impuniti”.

Intanto, resta il nodo principale: perché un progetto finanziato e descritto come “parcheggio in via Empedocle” si sta concretizzando in un’altra area, con impatti ambientali e paesaggistici rilevanti? Una domanda che abbiamo già sottoposto – con apposita segnalazione – a Procura della Repubblica, Prefetto, Soprintendenza, Presidente del Consiglio comunale e Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

La vicenda è destinata a non fermarsi qui: alle denunce di cittadini, stampa e associazioni si aggiungono ora quelle dei movimenti politici. L’impressione è che il caso del parcheggio finirà per diventare uno dei simboli della gestione contestata della giunta Miccichè, a pochi mesi dalla fine del mandato.

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