Tra le tante iniziative “immateriali” che caratterizzano lo sviluppo turistico, ecco una novità culinaria. Arriva dal regno dell’immateriale, da Porto Empedocle, alias Vigata, dove giovedì prossimo alle 17,30 alla Torre Carlo V si parlerà della “miricana”. Trattasi di uno dei dolci tipici della cittadina marinara, basato su pastafrolla, ricotta e cioccolato, che la Pro Loco vorrebbe fare entrare nel grande listone del patrimonio culturale immateriale italiano. Su questo tema, in vista dell’avvio di un vero e proprio censimento svolto dall’Unpli, dall’Anci e dall’Icpi (Istituto centrale per il patrimonio immateriale), è stato organizzato un incontro nel quale di discuterà sulle origini del dolce in questione, nato come “crocetta”, nata dall’arte pasticcera del maestro Castiglione, famoso negli scorsi decenni per il suo bar nel cuore di via Roma. A relazionare su questo e su alcuni retroscena sulla festa della Madonna del Carmine, l’ammiraglio Vittorio Alessandro. L’attore Francesco Maria Naccari e Giuseppe Marino alla chitarra si esibiranno in “Un re e l’ultima magarìa di Vigata”, tratto dai romandi di Andrea Camilleri. Intermezzi musicali saranno eseguiti da Tonino Brucculeri. A conclusione della serata sarà offerta una degustazione di pietanze “camilleriane”, con il dulcis in fundo rappresentato, ovviamente, dalla “miricana”. Le antiche tradizioni culinarie di Porto Empedocle dunque provano a entrare nel prestigioso listone nato dal primo censimento del patrimonio immateriale italiano. Su tutto, come ovvio, vige il nulla osta del Fondo Camilleri, dominus indiscusso su tutto quanto ruoti intorno al business e lo sviluppo del camilleri-pensiero. Con la speranza che a Porto Empedocle rimanga qualcosa di più materiale (strutture culturali, luoghi di incontro, recupero del centro storico) in un prossimo futuro, perchè di cose immateriali gli empedoclini non sanno cosa farsene. 

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