“Le nuove disposizioni sul rilascio delle concessioni demaniali marittime: novità e incertezze sugli adempimenti di competenza dei Comuni costieri”: è il titolo del seminario formativo organizzato dall’ANCI Sicilia e dall’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, in programma a Palermo mercoledì 7 maggio.
L’evento offrirà un’importante opportunità per discutere, con esperti in materia, del quadro normativo della Regione Siciliana, dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo e dell’attività amministrativa dei Comuni finalizzata al rilascio delle concessioni demaniali marittime.
Nel corso dei lavori sarà illustrato anche l’Avviso Pubblico relativo al “Programma di ripartizione delle risorse ai Comuni della Sicilia per la realizzazione di interventi nelle aree del Demanio Marittimo”, parte integrante del Decreto.
L’obiettivo è promuovere la sostenibilità ambientale e la tutela del paesaggio nei Comuni dell’isola.
Il seminario si terrà nella sede dell’ANCI Sicilia, all’ex Palazzo delle Ferrovie in via Roma 19, a partire dalle 9:45.
La giornata formativa si aprirà con i saluti istituzionali di Paolo Amenta e Giusi Savarino, rispettivamente presidente dell’ANCI Sicilia e assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente.
A coordinare i lavori sarà Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia.
I CONTENUTI DEL DECRETO
Oltre alla proroga delle concessioni esistenti prevista dal Governo nazionale fino al 2027, l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha predisposto nuove linee guida.
Queste ultime riguardano ulteriori concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni.
Si tratta di un provvedimento che individua la procedura per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati ad attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande, nel rispetto delle normative nazionale e regionale.
Si punta dunque a creare nuove opportunità di sviluppo e lavoro, con maggiore attenzione rivolta all’ecosostenibilità ambientale e all’attivazione di servizi in grado di valorizzare le specificità e le tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori.
Nel dettaglio, lo schema di decreto prevede le modalità di affidamento delle nuove concessioni.
I Comuni in regola con l’adozione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo possono emanare bandi per l’assegnazione di nuove concessioni in un arco temporale compreso tra i cinque e i venti anni.
Gli Enti Locali con i Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo già adottati in Consiglio Comunale, invece, nelle more della loro approvazione, possono rilasciare nuove concessioni per una durata di sei anni.
Tra le indicazioni inserite nelle linee guida per la valutazione delle istanze, viene introdotta una premialità per le micro, piccole e medie imprese, ma viene posto anche un limite massimo di concessioni di cui si può essere titolari, direttamente o indirettamente: non più di due unità all’interno dello stesso Comune, tre unità nella stessa provincia e cinque unità sul territorio regionale.
(Si ringrazia Onofrio Tantillo per la gentile concessione della foto)