Porto Empedocle ha tante attrazioni turistiche, un solo monumento di pregio storico come la Torre Carlo V e una grande “piscina” a due passi dal porto. Una “piscina” a scomparsa, capace di apparire e svanire, alla faccia delle grandi infrastrutture sportive del resto del mondo. Peccato però che tale “piscina” sia tutto, tranne che una piscina olimpionica, visto che di olimpionica c’è solo la vergogna per lo spettacolo che offre. Si tratta in realtà di quello che a Porto Empedocle chiamano coraggiosamente “terminal” per la sosta degli autobus di linea, meta soprattutto di mattina e nel primo pomeriggio di centinaia di ragazzi diretti nelle scuole di Agrigento, attraverso gli autobus. Appena piove un pò di più rispetto al normale tale area si trasforma in una gigantesca piscina, a causa del manto stradale devastato da anni e che il transito costante dei mezzi pesanti contribuisce a devastare, giorno dopo giorno. Questa mattina la situazione era ben oltre i limiti della decenza, con l’area sostanzialmente inaccessibile ai bus, figurarsi ai ragazzi che su quei bus dovevano salire a bordo per andare a scuola.

Gli autisti hanno caricato i passeggeri in maniera decisamente fortunosa, non potendo fruire degli spazi di manovra normali. Tutto allagato, come sempre, più di sempre. Tutti si chiedono: ma il Comune non fa nulla? Da anni l’amministrazione di turno non osa mettere mano alla zona, pare perchè tale area non apparterrebbe al Comune, ma all’Italkali (!) con la quale ci sarebbe un contenzioso vecchio di parecchi anni. In attesa che i rapporti tra pubblico e privato si chiariscano, decidendo finalmente di chi sia la competenza sulla manutenzione della strada, la situazione diventa sempre più vergognosa, senza che nessuno riesca a dare una svolta almeno temporanea. E’ inconcepibile che in questi anni non sia stato possibile almeno “spalmare” qualche minima quantità di bitume almeno nelle buche più profonde, evitando il formarsi di questa gigantesca piscina. La stagione delle piogge è ormai iniziata da tempo e al “terminal” degli autobus si profilano altri giorni di disagi e degrado. La gente è ormai assuefatta a tutto questo, come se tutto questo fosse ormai la normalità.

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