Da area portuale a campo nomadi, tra silenzi assordanti e tolleranze ingiustificabili. Agrigento Capitale della Cultura o Capitale dell’abbandono?
SAN LEONE (AGRIGENTO) – Un tempo porticciolo turistico, oggi accampamento abusivo a cielo aperto. Succede a San Leone, dove in queste ore si sta consumando l’ennesimo scempio urbano sotto gli occhi indifferenti dell’amministrazione comunale e degli enti preposti. Le immagini parlano da sole: furgoni adibiti a camper, panni stesi ovunque, docce improvvisate, cucine da campo, sedie, tavolini e perfino culle.
Un’area pubblica, destinata all’uso nautico e turistico, diventata una kasbah. Non è una denuncia esagerata, ma la pura cronaca documentata da fotografie scattate oggi, che mostrano interi nuclei familiari accampati tra le barche e i marciapiedi, in pieno giorno.
Dov’è il Sindaco? E la sua giunta?
La domanda è semplice: chi ha autorizzato tutto questo? Oppure, più probabilmente: chi sta fingendo di non vedere? Il Sindaco Francesco Miccichè, già silente su molte delle questioni legate a San Leone – come le concessioni opache delle aree demaniali e i ritardi cronici nei servizi minimi – sembra ancora una volta complice per inerzia.
Nel frattempo, chi dovrebbe vigilare sul rispetto delle norme nel demanio marittimo, non interviene. Le immagini ritraggono un uso privatistico e del tutto improprio di spazi pubblici, senza alcun controllo, senza decoro, senza regole.
Una bomba sociale e d’immagine
La scena è tanto sconcertante quanto pericolosa. Non solo sotto il profilo igienico-sanitario – docce e bagni improvvisati accanto alle imbarcazioni non possono che creare allarme – ma anche per la tenuta della legalità e della sicurezza urbana. I residenti e i turisti che pagano imposte e ormeggi non meritano questa vergogna.
E mentre il Comune di Agrigento promuove eventi culturali e proclama in pompa magna il titolo di Capitale della Cultura 2025, il biglietto da visita di San Leone è questo: una zona turistica trasformata in accampamento informale, senza decoro né dignità.
Le domande che pretendono risposte
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Chi ha autorizzato la presenza continuativa di veicoli e persone che vivono stabilmente nel porticciolo?
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Perché nessuno ha ancora attivato i controlli necessari?
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Dove sono finiti i progetti di riqualificazione del porticciolo turistico tanto annunciati?
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Come si giustifica il degrado in un’area che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del turismo agrigentino?
I cittadini hanno il diritto di sapere. Le autorità hanno il dovere di intervenire. E il Sindaco ha l’obbligo morale – prima ancora che istituzionale – di spiegare perché Agrigento debba subire tutto questo silenziosamente.
Report Sicilia continuerà a documentare. La stagione estiva è appena cominciata. Ma a San Leone, la vergogna è già al culmine.


