Porto Empedocle, salta il servizio ASACOM: “Un anno senza pagamenti, le cooperative sono al collasso”
Porto Empedocle, 10 ottobre 2025 –
La crisi finanziaria del Comune di Porto Empedocle comincia a colpire i servizi più delicati. A rischio, oggi, c’è il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM), essenziale per garantire il diritto all’inclusione scolastica dei bambini disabili.
Secondo quanto denunciato dai consiglieri comunali di opposizione Ersini, Di Francesco, Traina, Nuara e Sanfilippo, le cooperative sociali accreditate non ricevono pagamenti da quasi un anno, e si trovano ormai sull’orlo del fallimento economico.
Cos’è il servizio ASACOM e perché è fondamentale
Il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione è previsto per legge e regolato da un articolato quadro normativo:
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Legge n. 328/2000 sul sistema integrato di interventi e servizi sociali;
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Leggi regionali n. 68/1981, 16/1986, 22/1986 e 15/2004;
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Art. 42 del D.P.R. n. 616/1977 e art. 13, comma 3, della legge n. 104/1992.
In base a queste norme, il Comune deve garantire la presenza degli operatori ASACOM nelle scuole, figure professionali che affiancano i bambini disabili durante le attività didattiche e sociali, fungendo da supporto educativo e comportamentale, soprattutto nei casi più gravi.
Cooperative sociali e operatori senza stipendi da mesi
Le cooperative del terzo settore accreditate – che svolgono il servizio per conto del Comune – non ricevono da tempo i compensi dovuti.
Gli operatori, senza stipendio da mesi, sono ormai sull’orlo dell’abbandono del servizio, non potendo più sostenere le spese quotidiane.
“Siamo arrivati al limite – spiegano alcune cooperative – non possiamo continuare a lavorare senza garanzie economiche. Le promesse dell’amministrazione sono rimaste solo parole.”
La conseguenza più grave sarà, ancora una volta, a carico dei bambini disabili, che rischiano di restare senza il proprio punto di riferimento quotidiano, con gravi ripercussioni sul loro equilibrio e percorso scolastico.
L’incontro del 17 settembre: “Promesse da marinaio”
Il 17 settembre scorso si è tenuta una riunione tra le cooperative sociali e il sindaco Calogero Martello, che detiene anche la delega al Bilancio, insieme alla responsabile dei servizi sociali Franca Sutera e all’assessore Marilù Caci.
Durante l’incontro – svoltosi a porte chiuse, senza la partecipazione delle famiglie che protestavano fuori dall’aula consiliare – il sindaco aveva promesso di sbloccare i fondi arretrati.
Ad oggi, tuttavia, nulla è cambiato. Le somme non sono state liquidate e le cooperative non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sui tempi di pagamento.
“Quelle del sindaco Martello sono state promesse da marinaio – denunciano i consiglieri di opposizione –. Le famiglie dei bambini disabili sono state persino tenute fuori dalla riunione, come se la trasparenza fosse un optional.”
“Comune in crisi, città abbandonata”
Gli stessi consiglieri comunali avevano già lanciato l’allarme pochi giorni fa, parlando di Comune vicino al dissesto finanziario e denunciando che “stanno saltando i primi servizi essenziali”.
Ora, con il caso ASACOM, la crisi è diventata tangibile.
“È inaccettabile che si giochi sulla pelle dei bambini disabili e delle famiglie. Il sindaco Martello è anche assessore al bilancio, quindi non può nascondersi dietro nessuno: le responsabilità sono solo sue,” dichiarano Ersini, Di Francesco, Traina, Nuara e Sanfilippo.
Il silenzio dell’amministrazione
Dal Palazzo di Città, al momento, nessuna risposta ufficiale.
Intanto, la macchina amministrativa sembra bloccata e la tensione cresce tra le famiglie, le cooperative e gli operatori sociali, che minacciano di sospendere definitivamente il servizio se non arriveranno pagamenti entro poche settimane.
Un epilogo che rischia di lasciare decine di bambini disabili senza assistenza e di trasformare Porto Empedocle in un nuovo caso simbolo di mala gestione e assenza di responsabilità amministrativa.


