Il Consiglio di Giustizia Amministrativa accoglie le tesi del Comune: la controversia non era di competenza del giudice amministrativo.

Una vittoria piena per il Comune di Porto Empedocle, che ottiene dal CGA la riforma integrale della sentenza del TAR Palermo nella complessa vicenda del recupero crediti legato all’appalto rifiuti.

La decisione, depositata il 3 novembre 2025, accoglie l’appello presentato dal legale dell’ente, l’avvocato Girolamo Rubino, e dichiara il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, ponendo fine – almeno in questa sede – alla richiesta avanzata dal RTI, con società mandataria la I. srl, che aveva contestato un recupero economico da 410.588,91 euro da parte dell’Amministrazione comunale.


La vicenda: dal TAR al CGA

La società ricorrente aveva chiesto l’annullamento della determinazione con cui il Comune aveva disposto il recupero di somme non giustificate nella fase di proroga dell’appalto dei rifiuti.
Il TAR Palermo, in primo grado, aveva accolto il ricorso.

In appello, però, il Comune – attraverso l’avv. Rubino – ha sostenuto che la controversia non riguardava affatto la revisione prezzi né l’esercizio di poteri autoritativi, ma un’ordinaria richiesta di pagamento indebito relativa alla fase esecutiva del contratto.

In quanto tale, la materia era da considerarsi di competenza del giudice ordinario, non di quello amministrativo.


La decisione del CGA: “Non è revisione prezzi”

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha condiviso totalmente l’impostazione difensiva del Comune, scrivendo che:

“la vicenda non riguarda il meccanismo della revisione dei prezzi bensì il diritto del Comune a non corrispondere talune somme previste dall’originario contratto.”

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Di conseguenza, il ricorso iniziale della ditta non poteva essere accolto nella sede in cui era stato presentato.

Il CGA ha dunque:

  • accolto l’appello del Comune di Porto Empedocle;

  • annullato la sentenza del TAR Palermo;

  • dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo;

  • respinto il ricorso della società.


Un risultato amministrativo e finanziario importante

La pronuncia del massimo organo di giustizia amministrativa regionale rappresenta una vittoria fondamentale per il Comune di Porto Empedocle:

  • conferma la correttezza dell’impostazione dell’ente sul piano contrattuale;

  • evita il rischio di un esborso di oltre 410 mila euro;

  • mette ordine in una vicenda che aveva generato un contenzioso rilevante.

La sentenza apre ora la strada, eventualmente, a un nuovo giudizio davanti al giudice ordinario, ma nella sostanza rafforza la posizione del Comune nella gestione dell’intera procedura.

Quella ottenuta al CGA è una decisione che assume rilievo non solo per l’ente empedoclino ma anche per tutti i Comuni siciliani impegnati in contenziosi legati ai servizi pubblici: la linea tracciata dal Consiglio chiarisce infatti – ancora una volta – i confini della giurisdizione in materia di appalti, ribadendo che non tutto ciò che riguarda un contratto pubblico rientra automaticamente nella sfera del giudice amministrativo.

Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda.

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