Codacons continua a fare scoperte che sanno dell’inverosimile. Sulle isole Pelagie, il prezzo del gasolio e della benzina ha raggiunto livelli veramente scandalosi. A Linosa, il prezzo della benzina sfiora i 3,00 € al litro, mentre a Lampedusa il gasolio costa 2,33 € al litro e la benzina 2,43 € al litro. Questi dati sono stati rilevati grazie ai servizi giornalistici di “Lampedusa in due minuti” e alle segnalazioni di alcuni residenti.
Il problema del prezzo elevato dei carburanti interessa anche i pescatori di Lampedusa, che devono pagare una differenza di 20/30 centesimi in più per il gasolio agevolato rispetto ai loro colleghi nel resto della Sicilia. A Linosa, i pescatori non hanno accesso al gasolio agevolato e sono costretti a pagare 2,95 € al litro per il gasolio necessario alla pesca.
Ci troviamo di fronte a una distorsione commerciale che rappresenta un evidente caso di diritti lesi. Codacons, a questo punto, metterà in atto una serie di iniziative per cercare di risolvere il problema e comprendere se i diritti dei cittadini di Linosa e Lampedusa vengono rispettati.
È imperativo che anche le istituzioni preposte tutelino e assistano chi vive su queste isole così lontane dal resto della Sicilia. Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, ha già segnalato la questione all’Ufficio legale nazionale, che informerà l’antitrust per chiarire tutti gli aspetti che regolano il settore dei carburanti. I prezzi alla pompa a Linosa e Lampedusa sono nettamente superiori a quelli di qualsiasi altra zona d’Italia.
“Ringrazio ancora una volta per l’ottimo lavoro che svolgono costantemente con “Lampedusa in due minuti” gli amici giornalisti Tony Colapinto ed Elio Desiderio, perché nessuno ha mai segnalato questa abnormità. Una condizione che non riguarda notizie più appetibili come l’immigrazione. Lampedusa e Linosa sono isole spesso dimenticate dalle istituzioni e da chi dovrebbe tutelare cittadini e territorio” – afferma Di Rosa.
Codacons ha già da tempo iniziato un percorso volto alla tutela dei diritti dei cittadini delle isole minori siciliane, inclusi pescatori e operatori che necessitano di gasolio o benzina per il loro lavoro e che vedono spesso lesi i loro diritti come ad esempio i problemi del trasporto aereo. Questi costi diventano parte integrante e insostenibile per le loro attività.