Agrigento – Situazione critica al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento, dove oggi, 30 dicembre, l’onorevole Davide Faraone, accompagnato dalla coordinatrice cittadina di Italia Viva Roberta Lala, ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni della struttura e del personale sanitario.

La visita si inserisce nel tour dei pronto soccorso siciliani intrapreso da Faraone, con l’obiettivo di portare alla luce le drammatiche carenze di un sistema sanitario che appare sempre più in crisi.

Carenze strutturali e personale esausto

Ciò che emerge è un quadro allarmante, che non è certo imputabile a medici, infermieri o guardie giurate, i quali, nonostante siano esausti, continuano a lavorare con dedizione e professionalità. Tuttavia, la carenza di personale sanitario è un problema ormai cronico, che si ripercuote sia sul personale, costretto a turni logoranti, sia sui pazienti, che affrontano tempi di attesa estenuanti.

L’onorevole Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha commentato con toni duri la situazione:

“Quello dell’ospedale di Agrigento è uno dei tanti pronto soccorso della Sicilia ormai in tilt: i medici e gli infermieri sono pochissimi e devono far fronte a una situazione resa impossibile dalle strutture del tutto inadeguate.”

Barelle nei corridoi e attese interminabili

I corridoi del pronto soccorso sono zeppi di barelle, con pazienti che, invece di essere trasferiti nei reparti dopo poche ore, sono costretti a rimanere in attesa anche per 5 o 6 giorni. Faraone ha evidenziato un ulteriore problema:

“In medicina d’urgenza anche 15 giorni, quando dovrebbero starci solo per le prime urgenze. A creare un tale affollamento contribuisce la totale assenza di medicina di territorio.”

Roberta Lala ha aggiunto che la sanità siciliana è al collasso e che non si può continuare a ignorare queste condizioni disumane, mentre medici e pazienti affrontano ogni giorno una situazione insostenibile.

Il contrasto con le dichiarazioni istituzionali

Le condizioni riscontrate durante il sopralluogo contrastano nettamente con le dichiarazioni del Presidente della Regione Renato Schifani, il quale ha recentemente dipinto un quadro ottimistico della sanità siciliana.

“Schifani dice che va tutto bene, ma sarebbe il caso che visitasse di persona i pronto soccorso dell’isola e parlasse con medici e pazienti, anziché descrivere una sanità da ‘rose e fiori’ che, in realtà, non esiste”, ha dichiarato Roberta Lala.

Faraone ha rincarato la dose:

“Il presidente Renato Schifani racconta che va tutto bene? Si faccia un giro, verifichi con i suoi occhi la situazione della nostra sanità invece di sparare continuamente fesserie e dipingere un mondo fantastico.”

L’urgenza di un cambio di rotta

Il sopralluogo di oggi conferma l’urgenza di una riforma profonda del sistema sanitario regionale. Non si tratta solo di dotare gli ospedali di strumenti e personale, ma di garantire dignità ai pazienti e condizioni di lavoro accettabili a chi opera quotidianamente in situazioni di emergenza.

Italia Viva promette di continuare a monitorare la situazione e a denunciare le inefficienze del sistema sanitario siciliano, portando all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni le voci di chi vive ogni giorno il dramma di una sanità che fatica a garantire i servizi essenziali.

Un pensiero su “Pronto soccorso di Agrigento in emergenza: la visita dell’onorevole Davide Faraone e Roberta Lala di Italia Viva”
  1. Si e’ scoperta l acqua calda. Mio padre riposa in pace da 11 anni, mia mamma da 7 e la situazione era così…23 mesi fa x la rottura del femore di zia, con demenza e diagnosi fatta prima dell accesso al P.S., siamo state 48 ore in attesa nel corridoio..Zia sulla barella legata, io ho avuto l accortezza di spostarla fra astanteria e P.S….Corsia “P” l’ ho denominata…era l iniziale del cognome di 4 anziani in barella al freddo…E come si vede nulla e’ cambiato…Sporcizia, pochi medici e personale, pochi letti. 2 sole sale mediche…Manco in Uganda…Vi ricordo che qualche mese fa’, il Presidente della Regione ha avuto un incidente ed e’ stato portato in Ho. E’ lì fra salamelecchi inchini etc in 15 minuti e’ uscito.
    .Lui puo’….noi no.
    .Capitale della Cultura…

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