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AGRIGENTO – La proroga c’è, ed è servita su un piatto d’argento. Con l’Ordinanza Dirigenziale n. 212 del 31 luglio 2025 Ordinanza+Dirigenziale+2025-212, il dirigente del Settore Territorio, Ambiente e Sanità del Comune di Agrigento, Alberto Avenia, ha imposto alla società TUA S.r.l. la prosecuzione del servizio di trasporto pubblico urbano fino al 31 dicembre 2025, in attesa del completamento della procedura di gara per l’affidamento definitivo.

Ma non è solo una questione di tempi tecnici. Il sapore politico e amministrativo di questa scelta è tutt’altro che neutro.

Una gara avviata, una proroga imposta… ma sempre alla stessa società

Nonostante il Comune abbia completato la procedura di gara – con tanto di avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 27 dicembre 2023 e proposta di aggiudicazione provvisoria depositata il 25 luglio 2025 – si è deciso di non voltare pagina. Anzi, si è scelto di continuare a servire il “solito piatto”, rinnovando il rapporto con la TUA, la storica concessionaria del servizio, senza neppure valutare una soluzione ponte alternativa.

Secondo quanto scritto nell’ordinanza, sarebbe “antieconomico” far subentrare un’altra azienda per pochi mesi, ma la sensazione – ormai palpabile anche tra i cittadini – è che ad Avenia e a questa amministrazione pesi l’idea di consegnare il servizio a qualcun altro. Un attaccamento che sembra andare oltre la prudenza burocratica.

Silenzio assordante sulle irregolarità: la vergogna dei “biglietti fantasma”

Eppure, i motivi per “voltare pagina” ci sarebbero, eccome. Come abbiamo già documentato nel nostro articolo del 27 luglio scorso dal titolo “TUA e i biglietti fantasma: milioni di euro di danno ad Agrigento, ma il Comune tace” leggi qui, la società TUA non ha mai subito una formale contestazione da parte del Comune di Agrigento in merito al mancato controllo sulla bigliettazione automatica, ai titoli di viaggio cartacei senza tracciabilità e a un sistema che, di fatto, ha prodotto un danno economico milionario per la città.

Un danno che il dirigente Avenia ha ignorato, pur avendo nelle sue mani gli strumenti per intervenire. Nessuna contestazione. Nessuna azione di autotutela. Nessuna trasparenza.

E oggi, ironia della sorte, è proprio lo stesso dirigente che firma l’ennesima proroga. Come se nulla fosse accaduto. Come se il principio di rotazione, trasparenza e imparzialità fosse una mera “intenzione” e non un obbligo di legge.

Dal 1° settembre si sperava nel cambiamento: e invece il solito copione

Solo poche settimane fa, sulle colonne di Report Sicilia, ci eravamo detti speranzosi che il nuovo servizio potesse partire già dal 1° settembre 2025, ponendo fine a una gestione che ha mostrato tutte le sue criticità. Ma, come spesso accade ad Agrigento, le speranze dei cittadini vengono sistematicamente disattese da una macchina burocratica che protegge se stessa e i rapporti consolidati, invece di tutelare l’interesse pubblico.

Il messaggio che arriva è chiaro: meglio non disturbare il manovratore. Meglio tenersi la TUA, anche se tutto grida all’urgenza di un cambiamento.

La legalità è procedura, ma anche sostanza

L’ordinanza richiama, giustamente, il Regolamento Europeo 1370/2007 e le procedure di legge. Ma il rispetto delle norme non si misura solo nelle carte: si misura nella capacità di fare scelte limpide, coraggiose, non condizionate da consuetudini o amicizie istituzionali.

La domanda allora è semplice: perché il Comune non ha ancora contestato nulla alla TUA? E, soprattutto, perché ogni volta che si deve prendere una decisione, si trova un modo per rimanere nella zona di comfort di sempre?

Agrigento merita di più

La proroga è stata fatta passare come “inevitabile”. Ma quello che oggi molti cittadini si chiedono è: quanto è davvero inevitabile tutto questo? O forse è solo più comodo così?

Agrigento merita un servizio di trasporto pubblico moderno, trasparente e ben gestito. E merita dirigenti e amministratori che abbiano il coraggio di voltare pagina, anche quando ciò significa dire addio a vecchie e “comode” abitudini.

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