Provincia di Agrigento: Pendolino eletto presidente, si apre il confronto sui nuovi equilibri politici
“Mi complimento con Giuseppe Pendolino per l’elezione a Presidente della Provincia di Agrigento e gli auguro buon lavoro nell’interesse del nostro territorio.
Un ringraziamento particolare va anche a Stefano Castellino, che, pur nella sconfitta, ha ottenuto un risultato importante, frutto di impegno e passione politica”.
Sono le parole del deputato Calogero Pisano all’indomani dell’esito delle elezioni provinciali.
Pisano, analizzando il voto, evidenzia un dato politico significativo: senza il sostegno determinante del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, la vittoria sarebbe andata a Stefano Castellino.
“Dal punto di vista numerico – sottolinea il deputato – la coalizione anomala composta da Forza Italia, MpA, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle ha ottenuto la vittoria, ma solo di stretta misura, nonostante un vantaggio teorico iniziale basato su un numero di consiglieri superiore rispetto a quello poi emerso dalle urne.”
Pisano non risparmia critiche politiche: “La scelta di Forza Italia e MpA rappresenta una sconfitta, perché ha spaccato, senza apparente motivo, la coalizione che a livello nazionale e regionale sostiene il governo. È una decisione che richiede serie riflessioni. FI e MpA dovranno spiegare questo atteggiamento anche al proprio elettorato”.
Intanto, alla luce del risultato elettorale che ha sancito la vittoria del progetto politico dei deputati Riccardo Gallo e Roberto Di Mauro all’interno del centrodestra, si apre il dibattito sui rapporti di forza all’interno della compagine di governo della città dei Templi e sulla governance politica della Fondazione Teatro Luigi Pirandello.
Il dato che emerge con forza è il successo straordinario della lista che fa riferimento all’uomo forte di Forza Italia in provincia di Agrigento, l’onorevole Riccardo Gallo.
Un risultato che potrebbe presto portare a rivedere gli assetti amministrativi e politici sia in Comune sia nella gestione degli enti culturali e delle fondazioni strategiche della città.
I prossimi mesi si preannunciano cruciali per capire se e come cambierà l’equilibrio del potere ad Agrigento, in vista delle importanti sfide legate anche ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

