Provincia di Agrigento, Pendolino parte col piede sbagliato: firme sospette e il caso del direttore Pietro Amorosia

AGRIGENTO – Nemmeno il tempo di accomodarsi alla presidenza del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento che per Giuseppe Pendolino, neo eletto alla guida dell’ente, si apre una nuova grana istituzionale. Dopo le ombre sulle elezioni denunciate da Report Sicilia (leggi l’articolo), che vedrebbero coinvolto anche il deputato regionale Roberto Di Mauro in un sistema di pressioni e promesse elettorali, ora spunta il caso Pietro Amorosia, direttore generale dell’ente.

Firme illegittime durante il vuoto di potere?

Secondo quanto raccolto e documentato da Report Sicilia, il direttore generale Pietro Amorosia avrebbe firmato alcune disposizioni di servizio che incidono su assetti interni del personale nel periodo di vacanza tra la fine del commissariamento e l’insediamento del nuovo presidente. Un atto non solo inopportuno ma, a detta di alcuni giuristi interpellati, potenzialmente illegittimo, trattandosi di atti che presupporrebbero l’avallo politico e l’indirizzo del presidente insediato, che in quel momento non era ancora operativo.

Un vuoto istituzionale – durato diversi giorni – che sembrerebbe essere stato strumentalizzato per accelerare nomine, incarichi e mobilità interne, senza il controllo del nuovo vertice.

Chi è Pietro Amorosia? Un curriculum tra luci e molte ombre

Non è la prima volta che il nome di Pietro Amorosia solleva dubbi. Già nominato in vari enti comunali, ha ricoperto incarichi tecnici e direttivi in numerose amministrazioni, ed è finito nel mirino dell’opinione pubblica per la sua contestata presenza all’interno della Fondazione Agrigento 2025, dove – secondo quanto denunciato da più fronti – avrebbe operato senza evidenti procedure di selezione pubblica, e con un ruolo che poteva generare conflitti d’interesse.

Ora la domanda è d’obbligo: la Provincia Regionale di Agrigento, oggi Consorzio dei Comuni, è anche partner ufficiale della Fondazione Agrigento 2025. E allora, è compatibile il doppio ruolo di direttore generale dell’ente e dirigente operativo in un organismo culturale con interessi amministrativi e progettuali incrociati?

Una zona grigia che Pendolino non può ignorare.

Pendolino, il primo atto dovrebbe essere la revoca

A questo punto la domanda che rivolgiamo direttamente al nuovo presidente Giuseppe Pendolino è semplice:
non crede che il suo primo atto debba essere proprio la revoca del direttore generale Pietro Amorosia, la cui nomina – lo ricordiamo – risale ad uno dei commissari precedenti, non eletti dal popolo né indicati da alcun organo democratico?

Un gesto forte, chiaro, che segnerebbe l’inizio di una nuova stagione di trasparenza. Una discontinuità necessaria dopo anni di gestione opaca, scanditi da commissariamenti, inchieste, ed elezioni condizionate.

Report Sicilia ha in mano i documenti

Report Sicilia non lancia illazioni. Ha in possesso le disposizioni firmate da Amorosia durante il vuoto istituzionale, nonché atti e documenti che dimostrano la sua presenza all’interno della Fondazione Agrigento 2025 in ruoli che andrebbero chiariti.

Siamo pronti a pubblicare tutto, se necessario, nel rispetto della trasparenza amministrativa che chiediamo da sempre.


📌 Presidente Pendolino, è il momento delle scelte: restare ostaggio del passato o dimostrare che il Consorzio può davvero voltare pagina.

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