È ufficialmente partito il pattugliamento della Riserva Naturale di Punta Bianca, uno dei luoghi più suggestivi e fragili del litorale agrigentino. A garantirne la sorveglianza sarà una sinergia tutta siciliana tra l’associazione ambientalista Mareamico e il Corpo Forestale Volontario E.S.A.F., grazie a un protocollo d’intesa appena sottoscritto tra le due realtà.

Un’azione concreta a difesa dell’ambiente, che prevede controlli sistematici su tre fronti: a terra, in mare e persino dal cielo. I volontari, unendo le rispettive competenze, saranno impegnati a prevenire reati ambientali, censire le discariche abusive, sorvegliare le aree a rischio incendio e scoraggiare il diportismo sotto costa, spesso causa di danni all’ecosistema marino e costiero.

«È un progetto ambizioso, ma necessario – spiegano da Mareamico – perché Punta Bianca non può più essere lasciata in balia dell’incuria, dell’abusivismo e del disinteresse. La tutela di questo patrimonio naturale deve essere una priorità».

Tutte le anomalie e le violazioni che verranno riscontrate nel corso delle operazioni saranno immediatamente segnalate agli organi competenti, per consentire interventi tempestivi e puntuali.

Punta Bianca, che da anni attende l’istituzione formale della riserva naturale, potrà finalmente contare su una vigilanza attiva e continuativa, frutto di un’alleanza tra cittadini e istituzioni che credono nel rispetto dell’ambiente e nella legalità.

Box di approfondimento:
🔍 Obiettivi del protocollo Mareamico–ESAF:

  • Prevenzione dei reati ambientali

  • Mappatura e segnalazione delle discariche

  • Sorveglianza antincendio

  • Controllo delle attività nautiche illegali

  • Collaborazione con forze dell’ordine e enti pubblici

Un esempio virtuoso che potrebbe essere replicato anche in altre aree naturali della Sicilia, troppo spesso lasciate senza alcun presidio.

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