Il Comune di Racalmuto invia una richiesta urgente per la convocazione di un Tavolo Tecnico con governo, Regione e Protezione Civile per affrontare l’emergenza idrica che devasta Agrigento e l’entroterra siciliano.

Il Comune di Racalmuto ha formalmente richiesto la convocazione urgente di un Tavolo Tecnico interistituzionale per affrontare la drammatica crisi idrica che sta colpendo la provincia di Agrigento e in particolare il proprio territorio. La richiesta, contenuta nel documento ufficiale prot. n. 0010619 del 01/07/2025, è stata indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri competenti, alla Protezione Civile nazionale, al Commissario straordinario per l’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, al Presidente della Regione Renato Schifani e ad altre autorità regionali e locali.

Una situazione al collasso

Nella nota, firmata dal sindaco Calogero BONGIORNO, si evidenzia come la crisi idrica – già cronica da anni – abbia assunto nelle ultime settimane proporzioni insostenibili. “A Racalmuto si arriva a turni di erogazione ogni 20 giorni – si legge nel documento – una condizione che scandalizzerebbe qualsiasi cittadino italiano o europeo”.

Il Comune denuncia una serie di gravi criticità:

  • Perdite idriche superiori al 50% nella rete di distribuzione;

  • Guasti frequenti nelle condotte principali e nelle diramazioni secondarie;

  • Ritardi inspiegabili nell’attuazione di interventi di riparazione e approvvigionamento da pozzi;

  • Preoccupante rischio igienico-sanitario, soprattutto per disabili, anziani e pazienti oncologici;

  • Costi elevatissimi in bolletta per una fornitura d’acqua pressoché inesistente.

L’appello ai vertici dello Stato

“La situazione è insostenibile – scrive Bongiorno – e se non si interviene immediatamente, le conseguenze potrebbero essere devastanti anche sul piano dell’ordine pubblico.” Il primo cittadino raccoglie il grido di dolore di molti altri sindaci dell’agrigentino e chiede una risposta congiunta da parte di tutte le istituzioni.

La richiesta è chiara: convocare immediatamente ad Agrigento un Tavolo Tecnico con tutti gli attori – dallo Stato centrale agli enti locali – per individuare soluzioni immediate, come:

  • Il trasferimento di volumi idrici da invasi disponibili ad aree critiche;

  • Interventi straordinari sulle reti idriche esistenti;

  • Un piano strutturale di medio e lungo termine, che affronti alla radice la storica emergenza idrica siciliana;

  • Una riduzione delle bollette per compensare la fornitura quasi inesistente.

L’estate e la festa patronale aumentano i rischi

A peggiorare la situazione, l’approssimarsi dell’estate e della festa della compatrona Maria SS. del Monte, che comportano l’arrivo di migliaia di emigrati e turisti. “La richiesta d’acqua aumenterà esponenzialmente – si legge – ma la rete idrica è già in ginocchio”.

La priorità è l’acqua, non le inaugurazioni

Il Comune conclude sottolineando l’apprezzamento per gli investimenti infrastrutturali annunciati, ma ribadisce che la vera priorità oggi è l’acqua: “Non possiamo attendere ancora. Servono risposte immediate.”

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