Una comunità unita nel ricordo ha omaggiato la figura del Carabiniere Giuseppe Esposto, vittima del dovere e simbolo del sacrificio dei militari caduti negli anni più bui della storia siciliana. L’evento ha ripercorso le vicende drammatiche degli anni Quaranta, quando l’Arma dei Carabinieri subì pesanti perdite per mano delle bande criminali, in particolare quella di Salvatore Giuliano. Una delle pagine più tragiche fu l’attacco alla caserma di Bellolampo e il successivo agguato nel quale perirono sette Carabinieri a causa di una mina anticarro.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione delle massime autorità provinciali e militari, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di quei giorni. Il Prefetto di Agrigento, dr. Filippo Romano, ha ricordato il valore dell’Arma nella difesa della legalità e delle istituzioni, mentre il Comandante della Legione Carabinieri, Generale Giuseppe Spina, ha espresso il profondo rispetto dell’Arma per coloro che, come il Carabiniere Esposto, hanno sacrificato la propria vita per il Paese.

Particolarmente toccante è stata la relazione del Generale C.A. Giuseppe Governale, che ha ripercorso il significato di questo sacrificio: “I Carabinieri scelgono, con determinazione e spirito di servizio, di difendere la nazione e i suoi cittadini, diventando il simbolo di una storia che appartiene a tutto il popolo italiano.” Governale ha citato anche le parole di Leonardo Sciascia, celebre figlio della terra di Racalmuto, il quale descrisse i Carabinieri come “portatori di verità” nei suoi scritti, riconoscendo nell’Arma il presidio di giustizia e legalità.

Questo evento è stato un’occasione per onorare il ricordo di un uomo in divisa che ha scelto di servire il Paese con dedizione. La memoria di Giuseppe Esposto, così come quella di tanti altri caduti, resta viva e rappresenta un valore che Racalmuto e l’Arma dei Carabinieri non dimenticheranno mai.

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