Raffadali vota per la Palestina: un atto politico, umano e coraggioso

RAFFADALI – La delibera approvata dalla Giunta comunale di Raffadali DELIBERA PRO PALESTINA, presieduta dal sindaco Silvio Cuffaro, è molto più di un atto formale. È un gesto di coraggio civile, di dignità politica e di rara umanità, in un momento in cui il silenzio istituzionale rischia di diventare complicità.

In un Paese in cui troppi amministratori locali si rifugiano nel silenzio su questioni che “non riguardano il Comune”, Raffadali dimostra che la politica può – e deve – avere un’anima. La tragedia in atto nella Striscia di Gaza non è un fatto distante: è una ferita aperta nell’umanità di tutti noi. Lo ha capito bene la Giunta comunale che, con parole ferme e documentate, ha ricordato le oltre 50.000 vittime, i bambini uccisi, le famiglie annientate, le città ridotte in polvere.

La delibera va oltre la condanna. Chiede al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina, nei confini del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa. Richiama la Costituzione, l’ONU, gli Accordi di Oslo, e l’ultima risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Non è quindi un proclama ideologico, ma un atto giuridicamente fondato e storicamente necessario.

In un clima di assuefazione all’indifferenza e di paralisi diplomatica, la voce di un piccolo Comune siciliano rompe il silenzio e lancia un appello: “La pace non si ottiene con la neutralità, ma con la giustizia.” Raffadali lo ha capito. L’Italia, ora, deve ascoltare.

Il gesto del sindaco Silvio Cuffaro non passerà inosservato. Lo si può condividere o criticare, ma resta un gesto di dignità. Perché la politica, quella vera, si misura nei momenti difficili. E questo è uno di quelli.

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