Un lettore segnala negligenza e atteggiamenti ostili da parte del Comune di Grotte sul tema del randagismo. Il sindaco Alfonso Provvidenza replica con un lungo comunicato: “Abbiamo seguito tutte le procedure previste, condanniamo ogni forma di crudeltà verso gli animali”.

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore che ci scrive:

“Caro signor Di Rosa, la invito a dare un’occhiata a quello che sta combinando il sindaco di Grotte in tema di randagismo. Negligenza e parole dure contro chi si permette di criticare l’amministrazione.”

Una denuncia secca, che arriva dopo alcuni episodi che hanno agitato la comunità di Grotte, in particolare nella giornata di venerdì scorso, quando – secondo quanto riportato anche dalla replica del sindaco – si sarebbero verificati casi sospetti di avvelenamento ai danni di un cane adulto e tre cuccioli.

Il sindaco Alfonso Provvidenza, tirato in ballo dalla segnalazione, ha inviato una nota ufficiale in cui spiega quanto avvenuto e le azioni intraprese dal Comune:

“Nella giornata di venerdì si sono verificati casi sospetti di avvelenamento. Con buona probabilità si tratta di avvelenamento, ma è necessario attendere gli esiti delle analisi per averne conferma. Il Comune ha immediatamente attivato le procedure previste dai protocolli e dalla normativa vigente. Sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia Locale, è stato avvertito il responsabile dell’ASP e anche un veterinario privato al quale abbiamo garantito il pagamento delle cure e dell’eventuale ricovero.”

Il primo cittadino prosegue:

“Come da protocollo, due operai comunali erano pronti al trasporto delle carcasse al laboratorio di Canicattì, qualora i cani fossero morti – cosa che fortunatamente non è avvenuta. È stato inoltre allertato il centro convenzionato con il Comune per il prelievo e la cura degli animali. Il tutto è avvenuto nel rispetto delle leggi e nei tempi previsti.”

Il sindaco sottolinea poi come il Comune abbia sempre preso posizione contro i maltrattamenti verso gli animali:

“Abbiamo più volte condannato ogni atto di crudeltà e continuiamo a farlo. Oggi diversi cani sono ospitati a spese del Comune presso un centro autorizzato. Anche le ordinanze di re-immissione degli animali sul territorio sono adottate nel pieno rispetto della normativa vigente.”

La segnalazione ricevuta, tuttavia, sembra riferirsi non solo alla gestione pratica del fenomeno randagismo, ma anche al clima generale e al tono con cui vengono accolte le critiche, specie da parte dei cittadini e volontari attivi sul territorio.

E questo, in un contesto sociale dove la cura degli animali randagi è spesso lasciata all’iniziativa di singoli o associazioni, rappresenta un punto di fragilità dell’intero sistema pubblico, che dovrebbe invece favorire la collaborazione civica e non alimentare tensioni o contrapposizioni.

Invitiamo pertanto chiunque abbia ulteriori elementi a disposizione – documenti, foto, testimonianze – a inviarceli per completare il quadro e consentirci un ulteriore approfondimento su una tematica che merita attenzione, serietà e rispetto.

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