RAVANUSA (AG) – Blitz dei Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, con il supporto della stazione locale, dell’ARPA e dell’ASP, che ha portato alla luce una vasta area di illegalità ambientale e urbanistica in un appezzamento di terreno agricolo nel territorio comunale di Ravanusa.

Grazie all’utilizzo di droni in dotazione, i militari hanno documentato dall’alto irregolarità macroscopiche. È stato infatti sottoposto a sequestro un terreno agricolo di 1129 mq, dove insisteva un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi esteso su circa 500 mq. Tra i rifiuti sequestrati: vernici, solventi, bombole di gas, batterie al piombo, pneumatici, carcasse di veicoli, pezzi di motore e materiali edili provenienti da demolizioni, oltre a rifiuti elettronici e plastici contaminati.

Le immagini parlano da sole: una vera e propria discarica a cielo aperto, priva di qualsiasi autorizzazione e collocata in un’area destinata ad uso agricolo.

Ma non è tutto.

Nello stesso contesto, i militari hanno riscontrato anche gravi abusi edilizi: 13 fabbricati realizzati in totale assenza di titoli abilitativi, su un’area agricola di 7314 mq. Una vera e propria lottizzazione abusiva composta da 20 lotti, molti dei quali già recintati e in parte urbanizzati, senza alcuna autorizzazione rilasciata dal Comune di Ravanusa.

Le strutture, tra cui anche box prefabbricati e capannoni, erano abitate, recintate e allacciate, in evidente violazione del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001). Durante l’ispezione, sono stati rinvenuti anche tre cavalli detenuti all’interno di edifici abusivi adibiti a stalle, per i quali l’ASP ha già avviato le sanzioni amministrative previste.

Alla luce delle numerose violazioni riscontrate, 10 soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Agrigento. I reati ipotizzati vanno dalla realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso a costruire, alla lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, fino alla gestione illecita di rifiuti pericolosi.

I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, sia nell’entroterra che lungo la fascia costiera della provincia di Agrigento, per contrastare in modo sistematico l’abusivismo e le violazioni ambientali.

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