A Realmonte si consuma una profonda crisi amministrativa: otto consiglieri comunali, insieme al Presidente del Consiglio e ai due capigruppo di maggioranza e opposizione, hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Santina Lattuca. Un atto di forte valenza politica che sancisce la fine della coesione amministrativa e denuncia lo stato di ingovernabilità della cittadina.
La mozione, presentata ufficialmente il 26 febbraio 2025, fa riferimento a precisi articoli di legge che regolano la sfiducia nei confronti del primo cittadino, evidenziando una serie di problematiche che hanno portato alla rottura definitiva tra il Sindaco e il Consiglio Comunale.
Le motivazioni della sfiducia
I firmatari del documento hanno elencato tre punti principali a sostegno della mozione:
- Disaccordo politico: la profonda divergenza tra il Sindaco e la maggioranza dei consiglieri ha generato una paralisi amministrativa. La mancanza di una chiara direzione politica e l’assenza di coinvolgimento nelle scelte strategiche hanno reso difficile il funzionamento dell’ente.
- Gestione inefficace: la situazione economica del Comune è grave, con un disavanzo di bilancio che evidenzia la mancanza di una pianificazione seria e di un controllo adeguato delle risorse finanziarie.
- Mancanza di maggioranza consiliare: il Consiglio Comunale è ormai spaccato e la perdita della maggioranza rende impossibile l’approvazione di decisioni fondamentali per la città, portando a una vera e propria paralisi amministrativa.
Un Comune in difficoltà
Oltre alle motivazioni tecniche e politiche, i consiglieri hanno evidenziato numerosi disservizi che affliggono Realmonte da mesi. Tra questi spicca Punta Grande al buio da oltre sei mesi, una situazione che ha creato disagi ai cittadini e alle attività commerciali. Anche il cantiere di Poggio Africano, fermo da tempo, è diventato il simbolo di un’amministrazione incapace di portare a termine i progetti.
Prossimi passi
La mozione sarà discussa dal Consiglio Comunale nei prossimi giorni e, se approvata, porterà alla caduta dell’amministrazione Lattuca. L’obiettivo dichiarato dei consiglieri firmatari è restituire efficienza e trasparenza alla gestione della città, aprendo la strada a una nuova consultazione popolare.
La situazione resta tesa e l’attenzione è alta: il futuro di Realmonte potrebbe presto essere deciso nelle aule del Consiglio Comunale.