Gli oratori erano i punti di riferimento dei giovani. Lo sono ancora in tante comunità, ma tali luoghi di aggregazione sono sempre più in via di estinzione, sotto la spinta di distrazioni soprattutto digitali per le giovani generazioni. Ad Agrigento, dove gli spazi per i ragazzi sono pochissimi, specie per condurre attività sane, sta prendendo quota l’attività organizzata ogni sabato nella parrocchia San Gregorio di viale Cannatello, su iniziativa di un gruppo di ragazzi e via libera del parroco, don Gaetano Montana. In sostanza si organizza un pomeriggio di giochi, laboratori artistici e creativi, calcio balilla, palla avvelenata ed altro, sotto la supervisione dei catechisti che fanno pure da coach e da animatori. Il tutto – rigorosamente – senza smartphone, senza linea telefonica, senza WiFi!

Il recupero dell’umanità 

Un recupero dell’umanità, della voglia di stare insieme parlandosi, avendo contatto fisico mentre si gioca a calcio, facendo esperienze artistiche, tornando a casa sudati per avere giocato, portando a casa qualche oggetto creato insieme agli amici, condiviso qualcosa di concreto con un proprio coetaneo. L’oratorio dunque della parrocchia San Gregorio dunque si pone come punto di riferimento per una rinascita generale della comunità residente in questo quartiere abbandonato al proprio destino, da un’amministrazione comunale assente da anni. Un’oasi sicura per i ragazzi e per le loro famiglie, con la speranza che nella parrocchia dalla modernissima architettura e dalla grande valenza sociale possano crearsi le condizioni per altre iniziative, capaci di coinvolgere sempre più famiglie. Con un oratorio in fermento, magari in altri giorni della settimana, la comunità ne trarrà certamente giovamento. 

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