Agrigento – Colpo di scena nel già tormentato iter dei lavori per la rete idrica gestita da AICA: il direttore dei lavori ha rassegnato le proprie dimissioni, motivandole con una serie di criticità che gettano ombre pesanti sulla gestione tecnica e amministrativa dell’opera.
Secondo quanto emerge dalla nota inviata agli enti competenti Dimissioni DL rete idrica AICA, la decisione è maturata a fronte di circostanze operative e gestionali divenute, a suo giudizio, incompatibili con l’esercizio corretto e trasparente del ruolo. Il professionista ha evidenziato:
Assenza di condizioni operative adeguate
Il direttore dei lavori ha segnalato ripetuti ostacoli nell’espletamento delle proprie funzioni, tra cui carenze di coordinamento con le strutture tecniche di AICA e ritardi nelle procedure autorizzative. Questo, a suo dire, ha compromesso la possibilità di garantire il rispetto delle tempistiche contrattuali.Interferenze e pressioni esterne
Nella lettera di dimissioni si fa riferimento a “condizionamenti” che avrebbero limitato l’autonomia decisionale, elemento imprescindibile per la corretta conduzione di un appalto di tale portata. L’ingerenza di soggetti esterni al team tecnico avrebbe reso impossibile mantenere standard di indipendenza e imparzialità.Mancata chiarezza sulle responsabilità
Il professionista lamenta l’assenza di un quadro chiaro nella catena decisionale e nella definizione delle responsabilità operative. Tale situazione avrebbe generato un clima di incertezza, con il rischio di attribuzioni improprie di colpe o omissioni.Ritardi e criticità documentali
Un ulteriore punto critico riguarda la disponibilità e la completezza della documentazione tecnica necessaria. La mancanza di elaborati aggiornati e di dati puntuali avrebbe reso complessa la supervisione e l’approvazione degli stati di avanzamento lavori.Tutela professionale e legale
Il direttore dei lavori ha esplicitamente sottolineato la necessità di preservare la propria reputazione e di evitare possibili responsabilità, dirette o indirette, derivanti da scelte e procedure non condivise né autorizzate da lui.
Queste motivazioni, messe nero su bianco, non solo spiegano la decisione personale, ma sollevano interrogativi sul futuro del progetto e sulla capacità di AICA di garantire una gestione trasparente ed efficiente delle opere.
Le dimissioni, infatti, non sono un semplice avvicendamento tecnico, ma un segnale d’allarme che rischia di incidere pesantemente sui tempi e sui costi di un intervento strategico per la città e l’intera provincia.
In attesa di conoscere il nome del sostituto, resta da capire se le criticità denunciate troveranno una soluzione o se si tratti di sintomi di un problema più profondo nella gestione dell’appalto. In ogni caso, l’uscita di scena del direttore dei lavori rappresenta un colpo duro per un’opera già al centro di polemiche e contestazioni.