Indagine sulla rete idrica di Agrigento, fortissime perplessità, dubbi e sospetti della gente comune sulla realizzazione del dissalatore di Porto Empedocle. Tutto ruota intorno all’acqua tra la città dei Templi e quella del commissario Montalbano, curiosa la coincidenza delle ombre su due opere fondamentali, attese da anni, ma sul cui iter tecnico-burocratico è scoppiato il caos. Quello che non tutti sanno è che in Italia ci sarebbe una figura con i poteri necessari a fare luce e mettere un punto su queste due vergognose storie. Una figura sul cui tavolo sono certamente passati i dossier della rete idrica agrigentina e del dissalatore empedoclino. Trattasi del commissario nazionale straordinario per l’emergenza idrica, nientemeno che (nomen omen) Nicola Dell’acqua. Prima di lanciargli un appello a mettere le mani sui “casi” agrigentini, ecco di chi si stiamo parlando: Dal 2004 al 2009 assume l’incarico di segretario generale dell’Autorità di Bacino Nazionale del fiume Adige e, successivamente, di Presidente dell’Azienda Gardesana Servizi. Nel 2008, è nominato dal Consiglio dei Ministri capo missione per l’emergenza rifiuti in Campania e nel 2010 direttore dell’Ufficio Previsione e mitigazione dei rischi naturali ed antropici della Protezione Civile nazionale. Successivamente, è incaricato in qualità di soggetto attuatore della gestione delle problematiche ambientali nell’isola di Lampedusa a seguito dell’emergenza legata all’immigrazione dal Nord Africa. Dal 2016 è commissario straordinario e poi direttore generale di Arpa Veneto. A maggio 2018 a seguito di intesa fra il Governo e la Regione, diventa Commissario straordinario per l’emergenza Pfas. Nell’ottobre 2018 è nominato direttore dell’area Tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto, carica che ricopre fino a fine 2020. In questi anni, è individuato dal Presidente della Regione Veneto quale coordinatore dell’Unità di crisi per l’emergenza COVID-19 e assume l’incarico di Commissario delegato e soggetto attuatore nell’ambito di vari commissariamenti idrogeologici. Dal 2021 è direttore di Veneto Agricoltura, l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario. Ha promosso la nascita dell’Associazione nazionale delle Agenzie regionali in agricoltura (ANARSIA), della quale è Presidente. Da luglio a dicembre 2022 è soggetto attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali finalizzate a contrastare la situazione di deficit idrico in Veneto.

L’uomo giusto al posto giusto …

Il 4 maggio 2023 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è nominato Commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. L’uomo giusto al posto giusto, anche dal punto di vista anagrafico verrebbe da dire. L’uomo che ad Agrigento e Porto Empedocle si interrogano se sappia quello che sta accadendo nel profondo sud assetato, se sia al corrente della delicatissima indagine sulla condotta idrica della città dei Templi e sulla grottesca realizzazione di un dissalatore a Porto Empedocle. Un impianto provvisorio dicono, ma per il quale si sta sventrando (nella foto in alto) un paese per collegare il punto di prelievo da quello di immissione in rete, fregandosene di sfruttare un’area usata 30 anni fa per realizzarvi i vecchi dissalatori, con annesse opere di connessione. Il tutto,  rete idrica e dissalatore, per un complessivo di circa 100 milioni di euro, un pacchetto completo che paga il cittadino italiano. Vedremo se Dell’Acqua intenderà mettere mano ai dossier agrigentini o se tutto procederà come qualcuno vorrebbe che proceda.

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