Ricognizione canonica del corpo del Beato Rosario Angelo Livatino: l’urna sarà chiusa il 10 maggio a Canicattì
Martedì 8 aprile 2025 si è svolta, presso la Chiesa di Santa Chiara a Canicattì, la sessione del Tribunale per la Ricognizione Canonica del corpo del Beato Rosario Angelo Livatino, il magistrato ucciso dalla mafia e beatificato nel 2021.
L’incontro è stato convocato per definire i trattamenti canonici sul corpo del Beato e per organizzare le operazioni di chiusura definitiva dell’urna, che avverranno durante la sessione conclusiva del tribunale fissata per la mattina del 10 maggio 2025.
Durante la seduta è stata firmata la pergamena ufficiale, contenente un estratto del verbale di estumulazione e traslazione del corpo del Beato nella Chiesa di Santa Chiara, dove è stato trasferito dalla cappella cimiteriale Livatino-Corbo. La pergamena sarà collocata nel loculo della cappella, a memoria dell’avvenimento.
All’evento hanno preso parte numerose autorità religiose, civili e giudiziarie:
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S.E. Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento
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Il Delegato Episcopale Can. Sac. Giuseppe Pontillo
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Il Promotore della Giustizia Sac. Gioacchino Falsone
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Il Notaio Sac. Giuseppe Lentini
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Il Sig. Lineo Tabarin
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Il Sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo
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Il Dott. Giuseppe Milisenda Giambertoni, presidente del Tribunale di Agrigento
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Il Dott. Salvatore Cardinale, presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta
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I reverendi don Giuseppe Maniscalco, don Calogero Morgante e don Liborio Lauricella Ninotta, in qualità di testimoni.
Un momento di grande significato spirituale e civile
La ricognizione canonica del corpo del Beato Livatino rappresenta un passaggio fondamentale nel cammino di venerazione del “giudice ragazzino”, esempio di integrità e fede vissuta fino al martirio.
Il suo trasferimento nella Chiesa di Santa Chiara, dove sarà custodito in modo permanente, permetterà a fedeli e cittadini di rendere omaggio alla sua memoria, in un luogo di culto che diventa simbolo di giustizia e legalità.
La memoria del Beato Livatino vive
Con questo atto solenne, l’Arcidiocesi di Agrigento continua a onorare il Beato Livatino, sottolineando il legame profondo tra il suo testamento spirituale e il valore della giustizia come vocazione.
Report Sicilia seguirà da vicino le prossime tappe, in attesa della chiusura ufficiale dell’urna il 10 maggio, momento che si preannuncia intenso e partecipato da tutta la comunità.