“L’ennesima beffa riservata alla Capitale della Cultura. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato più di un anno fa dal Movimento per la Sostenibilità (e dalle associazioni che lo compongono) contro il DA n.45 di settembre 2023 (l’ Assessorato all’energia ha concesso la proroga di 70 mesi al progetto del rigassificatore di Nuove Energie – Enel ad opera dell’agrigentino Di Mauro) con motivazioni che appaiono davvero fragili, che non trovano alcuna giustificazione”. Questo il commento di Alessio Lattuca, responsabile del Movimento per la Sostenibilità, per la difesa del territorio, per contrastare la collocazione del rigassificatore a ridosso della Valle dei Templi sulla sentenza del Tar Lazio che ha respinto il ricorso presentato dallo stesso movimento e altre associazioni. “Oltre il danno le beffe ad una città in evidente, progressivo, declino, dove accadono fatti che mortificano la comunità. Taluni sono gli effetti della presunzione o peggio della “supponenza” di candidare una città il cui “ceto politico” non è in grado di assecondarne le inclinazioni e di procedere con “buone prassi” in direzione delle scelte da tempo operate con l’adozione del Piano Strategico che prevede per lo sviluppo dell’ Area Vasta la lotta ai gas climalteranti, la valorizzazione dei beni culturali ed Ambientali, dell’agricoltura di qualità e del turismo”, scrive Lattuca, il quale amplia il ragionamento sul carrozzone Capitale della Cultura.

Lattuca: “Capitale della cultura una pericolosa caricatura”

La scelta di candidare una città in piena antinomia con le deliberazioni adottate sia dalla giunta che dal consiglio comunale si è rivelata fortemente smisurata. In definitiva non poteva che degenerare verso il caos con esiti prevedibili: dimissioni continue dei vertici istituzionali, clamorose gaffes, che l’ hanno messo alla berlina nazionale. L’ insolenza di volere a tutti i costi mettere le mani, perfino, sulla cultura e d’essersi “impossessati erroneamente” del titolo, si sta dimostrando una pericolosa caricatura. È evidente che i protagonisti di questa sgangherata avventura non erano in grado di comprendere che la cultura è altro e che governare una comunità così sofisticata richiede ben altra competenza. Non è possibile presumere come finiranno le inchieste in corso, ma non è accettabile che la ulteriore “caduta” della città già debilitata da anni di malgoverno, subisca passivamente o peggio con indifferenza le malaugurate scelte politiche di Schifani e Di Mauro“. E ancora: “Questi ultimi che senza alcuna revisione del datato ed anacronistico progetto, senza un piano industriale e senza le dovute consultazioni delle comunità interessate, hanno deliberatamente deciso di continuare a perpetrare (in totale controtendenza Next Generation Eu e alle politiche Eu sul cambiamento climatico sottoscritte dall’Italia) le sciagurate politiche a favore degli idrocarburi e del rigassificatore che Enel pretende di piazzare in contrada Caos e di sferrare un colpo mortale alla bellezza dei luoghi, alla sicurezza e alla salute delle comunità, al futuro delle nuove generazioni e a ciò che resta della città”. Il tutto, nel totale silenzio della stampa locale  la quale, la notizia sul respingimento del ricorso contro il rigassificatore – data in esclusiva da Report Sicilia – ha fatto finta di ignorarla. Ma questa è un’altra storia triste di questa terra disgraziata. In fondo le notizie sul rigassificatore ai confini con Agrigento interessano a nessuno …