Royalties gas, Angelo Cambiano: “La Sicilia è stata tradita, il governo regionale piegato a Roma”

Il Decreto Assessoriale n. 11 del 18 marzo 2025, firmato dall’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, rappresenta un tradimento istituzionale nei confronti della città di Licata e dell’intera Sicilia. A sostenerlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Angelo Cambiano, che lancia l’allarme su una vicenda che rischia di avere pesanti ripercussioni economiche e politiche sul territorio.

Addio al 46,91% delle royalties: un colpo al territorio

Con questo decreto, viene revocato il provvedimento precedente che riconosceva ai territori coinvolti nell’estrazione del gas offshore del giacimento Argo Cassiopea, nel golfo di Gela, una quota pari al 46,91% delle royalties. Una norma che, grazie all’impegno del M5S, aveva segnato una storica conquista per le città di Licata, Gela e Butera, nonché per le comunità di pescatori e cittadini che da anni chiedono giustizia ambientale e risarcimento economico per le attività estrattive nei propri mari.

Il diktat di Roma e il silenzio di Palermo

Secondo quanto denuncia Cambiano, alla base della revoca ci sarebbe la volontà del governo nazionale, guidato da Giorgia Meloni, di sottrarre risorse economiche alla Sicilia, sostenendo che i giacimenti siano oltre le 12 miglia marine e, dunque, al di fuori della competenza regionale.

Un’interpretazione che, secondo il deputato, serve a giustificare un nuovo scippo ai danni dell’Isola, dopo il dirottamento dei fondi FSC per finanziare il Ponte sullo Stretto.

“La Regione – attacca Cambiano – invece di difendere i siciliani, ha preferito abbassare la testa, accettando passivamente le indicazioni di Roma e revocando il decreto sulle royalties senza alcuna spiegazione pubblica.”

Marinerie e territori abbandonati

Tra i soggetti più colpiti da questa scelta ci sono le marinerie locali, già in difficoltà per le restrizioni, l’inquinamento e la presenza delle piattaforme. Ora, private anche del parziale ristoro economico rappresentato dalle royalties, queste comunità si ritrovano in un limbo che potrebbe durare almeno tre anni, periodo durante il quale non è previsto alcun riparto compensativo.

“Si svendono i diritti della nostra terra per ragioni politiche e si lasciano i territori senza risorse, senza tutele e senza futuro – prosegue Cambiano –. Questo è inaccettabile.”

Il M5S in difesa della Sicilia

Il Movimento 5 Stelle, conclude il deputato, non intende restare a guardare. Verranno avviate tutte le azioni parlamentari e politiche necessarie per chiedere il ritiro della revoca e il ripristino del decreto precedente.

“Chiediamo al governo regionale di uscire dall’immobilismo e di alzare la voce con forza a Roma. Difendere le royalties è difendere la dignità della Sicilia.”


🔴 La revoca delle royalties non è solo una questione tecnica: è una scelta politica che penalizza i siciliani. Il M5S promette battaglia per il futuro di Licata e del sud-est dell’isola.

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