Papa Leone XIV non conosce certamente la Sagra della pecora bollita a Burgio. Anche perchè quella programmata per ieri sarebbe stata la prima edizione. Il caso però ha voluto che proprio ieri il Santo Padre avesse chiesto al mondo una giornata di digiuno e preghiera per la pace. E cosa ha deciso di fare l’Amministrazione comunale? Ha deciso di sospendere la sagra in seguito all’appello del Papa. Bene, ma non benissimo, visto che la LAV di Sciacca – accogliendo con favore questa decisione – ha approfittato della circostanza per invitare il Comune ad andare oltre il semplice rinvio: “La vera pace passa anche dal rispetto per tutti gli esseri viventi, non solo quelli umani. Dietro ogni piatto “tipico” a base di carne si cela un atto di violenza normalizzata nei confronti di animali senzienti, capaci di provare emozioni, dolore, paura. Una pecora non è un ingrediente: è una vita. In un’epoca in cui milioni di persone scelgono un’alimentazione vegetale per ragioni etiche, ambientali e sanitarie, e in cui la scienza riconosce pienamente la sensibilità degli animali, è inaccettabile che un’amministrazione pubblica promuova ancora eventi fondati sullo sfruttamento e sull’uccisione di esseri viventi”.
Si può fare festa e mangiare anche senza violenza sugli animali
LAV Sciacca chiede ufficialmente al Comune di Burgio di ritirare il patrocinio all’iniziativa e di ripensare il format dell’evento, trasformandolo in una vera festa della tradizione e della cucina locale, ma senza violenza contro gli animali. Del resto basta proporre piatti vegetali, etici e sostenibili, capaci di valorizzare il territorio senza sacrificare nessuno, in questo caso le pecore. “Non potevamo ignorare l’invito del Santo Padre – ha spiegato il sindaco di Burgio, Vincenzo Galifi al giornale on line Ripost – crediamo che l’evento avrà ancora più valore se celebrato in un contesto di serenità, senza sovrapporsi a un momento di raccoglimento spirituale che riguarda l’intera comunità”. Se con pecora bollita o no, non è ancora dato saperlo con certezza, anche perchè al momento non è in programma un’altra giornata di digiuno mondiale, indetta dal Vaticano.