Agrigento, 15 febbraio 2025 – Un’altra giornata di pioggia, un altro disastro annunciato. Ancora una volta, San Leone si è trovata sommersa a causa dell’inefficienza della rete fognaria e della totale mancanza di prevenzione da parte dell’amministrazione comunale. Come già accaduto il 9 febbraio scorso, le strade si sono allagate, il traffico è andato in tilt e le famiglie sono rimaste intrappolate nelle loro abitazioni, senza luce né acqua.

L’INTERVENTO D’EMERGENZA HA EVITATO IL PEGGIO

L’intervento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato e della Polizia Locale ha scongiurato danni alle persone, ma la situazione rimane insostenibile. Il problema non è nuovo, né imprevedibile: si ripete ciclicamente da anni, eppure il Comune di Agrigento non ha messo in atto alcuna misura preventiva per evitare l’ennesimo disastro.

IL PROBLEMA SI POTEVA EVITARE: MANCA LA PULIZIA DI CADITOIE, TOMBINI E CANALONE DI DEFLUSSO

L’elemento più grave è che tutto ciò avrebbe potuto essere evitato. Come mostrato nei video girati durante l’intervento degli operai, la situazione critica è stata aggravata dall’ostruzione di tombini e caditoie, intasati da foglie, sabbia e detriti. Una manutenzione regolare e preventiva della rete di scolo delle acque piovane avrebbe potuto ridurre notevolmente i danni e i disagi.

Ma il problema non si ferma qui. Alla fine del Viale delle Dune, dietro la costruzione del sollevamento fognario, si trova un canalone dove confluisce il tubo del collettore delle acque bianche. Questo canalone è attualmente occluso da una diga di sporcizia, impedendo il normale deflusso dell’acqua verso il mare. Se fosse stato pulito, l’acqua avrebbe potuto scorrere liberamente, evitando l’allagamento.

In passato, si è scoperto che gran parte delle acque piovane finiva all’interno dell’impianto di sollevamento fognario, mettendolo in crisi e causando problemi sia al sollevamento del Viale delle Dune che a quello della Pubblica Sicurezza. Una volta risolto questo problema, le acque avrebbero dovuto defluire direttamente nel canalone. Tuttavia, senza una manutenzione costante del tratto finale, il collettore di Viale delle Dune non può funzionare adeguatamente.

L’INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE: IL COMUNE POTREBBE ESSERE PORTATO IN TRIBUNALE

Di fronte a questa inadempienza, i cittadini potrebbero rivolgersi alla magistratura. Le normative vigenti prevedono infatti la responsabilità dell’amministrazione comunale quando il mancato intervento di prevenzione causa danni a persone o proprietà. La mancata pulizia di caditoie, tombini e del canalone di deflusso, che ha reso l’allagamento ancora più grave, potrebbe configurare una grave negligenza.

CONCLUSIONI: FINCHÉ NON SI INTERVERRÀ, IL PROBLEMA SI RIPETERÀ

Ancora una volta, Agrigento si trova a fare i conti con l’incapacità amministrativa. Mentre i cittadini subiscono i disagi e i soccorritori intervengono per limitare i danni, il Comune resta immobile. Senza un piano concreto di prevenzione e manutenzione, San Leone continuerà a essere ostaggio della pioggia e della mala gestione. E il prossimo allagamento sarà solo questione di tempo.

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