Agrigento – Dopo le prime piogge autunnali, a San Leone riaffiora un problema mai davvero risolto: quello degli scarichi fognari che finiscono direttamente in mare. Le immagini inviateci da alcuni cittadini documentano chiaramente la presenza di un liquido nero e maleodorante che scorre in un canale di scolo a pochi metri dal lungomare, verosimilmente collegato ai collettori di smaltimento delle acque piovane.

Secondo quanto segnalato, i collettori lungo il litorale sarebbero rimasti occlusi per mesi, e solo in seguito agli allagamenti che hanno interessato la zona, il Comune avrebbe disposto interventi di espurgo e disostruzione delle caditoie.
Il risultato, tuttavia, è inquietante: gli scarichi abusivi e fognari ora scorrono liberamente verso il mare, contaminando il suolo e le acque costiere.

Si tratta di una situazione grave, non solo sotto il profilo igienico-sanitario ma anche ambientale, considerando che l’area interessata è a pochi metri da una delle spiagge più frequentate di Agrigento.

Le associazioni ambientaliste e i comitati civici chiedono l’intervento immediato dell’ARPA e della Capitaneria di Porto per verificare la natura degli scarichi e accertare le eventuali responsabilità amministrative.

“È il solito copione – commenta Giuseppe Di Rosa – si interviene solo quando l’acqua arriva alle ginocchia, ma senza un controllo sugli scarichi abusivi e sulla rete di collettamento fognario, il mare di San Leone continuerà ad essere il terminale della cattiva gestione comunale.”