AGRIGENTO – Dopo la raccolta firme dei residenti, siamo tornati a San Leone per verificare cosa stia accadendo attorno all’antenna spuntata in piena area vincolata. Il risultato è sconcertante: nessun sequestro, nessun intervento, nessuna presa di posizione ufficiale.
All’albo pretorio del Comune non risulta alcuna costituzione in ordine ad eventuali ricorsi. Dal Palazzo di Città regna un silenzio tombale, quasi a voler nascondere tutto.
La proprietà, nel frattempo, non solo non ha interrotto le attività, ma ha aperto un parcheggio e affisso un banner pubblicitario in cui annuncia “tornei di bocce”. Peccato che – a differenza di quanto sbandierato – il campo di bocce non esista e i tornei non siano mai iniziati.
Ed è proprio qui che emerge l’aspetto più imbarazzante: a confinare con l’area del parcheggio, dell’antenna e del fantomatico campo di bocce c’è il muro di recinzione della villa del sindaco Franco Miccichè.
Un altro aspetto che lascia perplessi riguarda la Polizia Locale. Era intervenuta tempestivamente su segnalazione di Report Sicilia nei primi giorni della vicenda, con tanto di sopralluogo e pattuglie inviate dall’assessore Cantone. Oggi, invece, tutto tace: nessun aggiornamento, nessun controllo visibile, come se la questione fosse stata archiviata senza spiegazioni.
La Soprintendenza ai Beni Culturali, che avrebbe dovuto revocare i permessi, non ha ancora chiarito nulla. Nessuna comunicazione, nessuna presa di posizione, come se il caso non la riguardasse.
Intanto l’antenna resta al suo posto, simbolo di un sistema che sembra ignorare i cittadini, le regole e perfino il buon senso. I residenti chiedono trasparenza, controlli seri e la certezza che i vincoli paesaggistici e ambientali non valgano solo per i più deboli.
Report Sicilia continuerà a monitorare la vicenda, perché questa storia non può essere archiviata nel silenzio.