L’amministrazione comunale ha tagliato il nastro al “campetto blu” di San Leone, presentandolo come un intervento di riqualificazione atteso da anni. Ma basta fare un giro sul posto per capire che la realtà è ben diversa da quella raccontata.
Il campetto, rimasto dimenticato per cinque anni, è stato “consegnato” alla città solo a fine mandato, con una spesa dichiarata di appena 4 mila euro. Una cifra irrisoria se confrontata con le reali condizioni dell’impianto, che resta lontanissimo dagli standard di decoro e sicurezza che un’area pubblica dovrebbe garantire.
Le condizioni reali documentate da foto e video
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Gradinate fatiscenti e imbrattate di scritte, con intonaco cadente e nessun intervento di manutenzione strutturale.
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Rifiuti abbandonati e reti divelte, ammucchiate a pochi metri dall’ingresso, segno evidente di incuria.
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Muri deturpati da graffiti volgari, senza alcun intervento di ripulitura.
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Erbacce e sporcizia che circondano l’impianto e danno un senso di abbandono totale.
Insomma, un restyling che si è limitato a una mano di pittura blu al pavimento del campo, senza risolvere i problemi veri.
L’inaugurazione e il paradosso
Proprio nei giorni scorsi, lo spazio è stato utilizzato per ospitare l’evento “In campo con il diabete”, organizzato dall’Associazione Giovani Diabetici di Agrigento con il patrocinio del Comune. Un’iniziativa meritoria nei contenuti, ma che stride fortemente con lo stato di degrado in cui versa l’impianto: da un lato l’amministrazione che si presta ai riflettori e alle foto di rito, dall’altro cittadini e ragazzi che devono convivere con una struttura poco sicura e abbandonata.
Una domanda inevasa
La domanda resta: era questa la riqualificazione promessa?
Agrigento Capitale della Cultura 2025 non può permettersi passerelle e interventi di facciata. Ai cittadini servono spazi sportivi veri, curati e sicuri, non scenografie di propaganda elettorale.
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