Dal 5 luglio nessuna soluzione: la carreggiata rimane un pericolo aperto nel cuore della frazione balneare di Agrigento
A 40 giorni dalla nostra denuncia il Comune regolamenta la viabilità su una strada già collassata
San Leone, frazione marittima di Agrigento, continua a vivere tra emergenze e paradossi. Lo scorso 5 luglio avevamo documentato il crollo della carreggiata nella corsia bus e pista ciclabile sul viale Lungomare Falcone Borsellino (leggi qui il nostro articolo). A distanza di 40 giorni, la situazione non solo non è cambiata ma peggiora: la strada lato monte continua a sprofondare, come dimostrano le nuove foto e i video realizzati ieri.
Eppure, mentre l’asfalto cede, l’amministrazione comunale interviene con una nuova ordinanza dirigenziale (n. 222 del 19/08/2025 Ordinanza+Dirigenziale+2025-222) che disciplina proprio quella corsia lato monte. Il provvedimento stabilisce:
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transito consentito ai residenti e dimoranti, muniti di pass, dalle 6:00 alle 20:00 fino al 30 settembre e senza limiti orari dal 1° ottobre al 31 dicembre;
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sosta regolamentata nelle rientranze per chi non dispone di garage;
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accesso per le auto elettriche esclusivamente per raggiungere le colonnine di ricarica;
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divieti di sosta e fermata h/24 in diversi tratti e vicino alle barriere antiterrorismo;
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transito consentito ai ciclisti solo all’interno della corsia dedicata, con obbligo di condurre a mano la bici se d’intralcio ai pedoni.
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: il Comune regola la circolazione(dal 19 AGOSTO CIOE’ A FINE STATE) su una strada che risulta in parte inagibile per i cedimenti e che dovrebbe essere immediatamente messa in sicurezza.
San Leone si conferma simbolo della gestione schizofrenica di Agrigento: da un lato ordinanze e regole, dall’altro voragini e degrado. La corsia lato monte resta pericolante, eppure è proprio lì che si concentrano le nuove disposizioni amministrative.
Un’altra pagina amara per quella che dovrebbe essere la vetrina turistica della Capitale italiana della Cultura 2025.


