Nella mattinata di lunedì 11 agosto, l’amministrazione comunale di Catania, guidata dal sindaco Enrico Trantino, ha preso ufficialmente in consegna la nuova piazza realizzata nell’area in cui sorgeva il vecchio plesso degli Ospedali Riuniti “Santa Marta e Villermosa”, nella zona di via Antonino di Sangiuliano.
La cerimonia si è tenuta alla presenza del primo cittadino, del ministro per la Protezione Civile e il Mare Nello Musumeci, del deputato all’ARS Giuseppe Zitelli e dell’ingegnere capo del Genio Civile del capoluogo etneo Gaetano Laudani, commissario delegato del Governo Schifani.
La piazza, già da qualche giorno liberamene fruibile, è stata edificata dall’assessorato alle Infrastrutture della Regione Siciliana, sulla base di un bando di gara del 2022.
Un imponente intervento di riqualificazione urbana voluto dall’allora Governo Musumeci e progettato dall’architetto Giuseppe Scannella, con l’obiettivo di valorizzare l’edificio settecentesco che, a seguito degli interventi di ristrutturazione, ospiterà la nuova sede della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania.
L’area interessata dai lavori per la realizzazione della nuova piazza ha una superficie totale di 4.150 metri quadrati, 1.250 dei quali sono stati destinati a verde.

IL “MUSEO DELL’ETNA”, UN VIAGGIO AVVINCENTE PER SCOPRIRE IL TERRITORIO DEL VULCANO
Nella stessa mattina, alla presenza, tra gli altri, dell’eurodeputato Ruggero Razza, il ministro Nello Musumeci ha fatto visita al cantiere in corso nell’ex Ospedale “Vittorio Emanuele”, in via Plebiscito: i lavori trasformeranno il padiglione “San Marco” dell’ex nosocomio nel “Museo dell’Etna”, polo culturale dedicato alla Muntagna.
Il percorso espositivo della struttura museale ingloba aspetti scientifici, mitologici, artistici e antropologici e prevede sei settori: “L’Etna tra scienza e mito”, “L’uomo e il vulcano”, “Musica, letteratura e cinema”, “Gli aspetti naturalistici”, “Osservando il vulcano” e “Usi e costumi del territorio etneo”.
La progettazione del Museo dell’Etna è stata curata dallo studio di architettura Guicciardini & Magni di Firenze, vincitore della procedura pubblica curata dal Dipartimento Regionale Tecnico tramite il Genio Civile etneo, così come la gara per l’affidamento dei lavori.

