Scandalo Mandorlo in Fiore: trasporti senza gara e pressioni indebite, il Sindaco si lancia in una difesa d’ufficio senza credibilità. La Procura intervenga, o sarà una sconfitta per le persone oneste e perbene del territorio!
Questa è la dura presa di posizione di Giuseppe Di Rosa, che denuncia le gravi irregolarità nella gestione dell’evento e l’ennesima difesa d’ufficio da parte del Sindaco Francesco Miccichè, ormai privo di qualsiasi credibilità.
Le accuse sono chiare: trasporti assegnati senza gara, pressioni indebite su funzionari comunali e una macchina amministrativa che opera senza trasparenza e senza il minimo rispetto per le regole.
Di Rosa non ha dubbi: “se la Procura non interverrà con decisione, a perdere sarà la parte sana del territorio, quella fatta di cittadini onesti che credono nella giustizia e nella legalità, la nota stampa di queste ultime ore del sindaco Miccichè, è un’offesa dell’intelletto degli Agrigentini slegati da poteri che non sono certo legali e quelli dello stato”
Il Comune di Agrigento è nuovamente nell’occhio del ciclone per presunte irregolarità e abusi nella gestione del Mandorlo in Fiore. Due documenti ufficiali, uno dell’imprenditore Marco Salli e l’altro della funzionaria comunale Carola Narbone, rivelano pratiche opache, assegnazioni sospette e pressioni indebite all’interno della macchina amministrativa.
A fronte di queste gravissime denunce, mentre il sindaco Francesco Miccichè si affanna a parlare di successo dell’evento, Report Sicilia si chiede come mai la Procura non sia ancora intervenuta.
Trasporti assegnati senza bando: la denuncia di un imprenditore
La prima accusa arriva dalla Concordia Autonoleggio Autobus di Salli Giovanni & C. S.N.C., che ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Agrigento.
Dalla lettera emergono fatti allarmanti:
- L’azienda ha tentato invano di iscriversi tra i fornitori del Comune per partecipare alla gara dei trasporti per la Sagra del Mandorlo in Fiore;
- Nessun bando pubblico o avviso di mercato è mai stato pubblicato dal Comune per l’assegnazione del servizio;
- Un dirigente comunale ha confermato che “non vi è alcun obbligo di selezionare altri operatori economici se non quelli già interni al Comune”, ovvero sempre i soliti noti.
Siamo di fronte a un caso di gestione clientelare delle risorse pubbliche, dove imprese esterne vengono escluse senza alcuna possibilità di concorrere, in barba alle regole della trasparenza amministrativa.
Pressioni e trasferimenti arbitrari: la lettera della funzionaria Narbone
Le anomalie nella gestione del Mandorlo in Fiore non si fermano ai trasporti. La funzionaria Carola Narbone, del SUAP del Comune di Agrigento, ha scritto un documento ufficiale, trasmesso alla Procura della Repubblica e alla Prefettura, in cui denuncia:
- Pressioni indebite da parte di dirigenti e amministratori comunali per agevolare determinati soggetti nella gestione della fiera;
- Tentativi di screditamento e minacce nei suoi confronti per aver sollevato obiezioni su procedure irregolari;
- Trasferimento arbitrario di responsabilità all’interno dell’amministrazione, con lo scopo di coprire eventuali irregolarità.
La lettera è stata trasmessa ufficialmente dal movimento “Mani Libere”, chiedendo alla Procura di indagare sulle violazioni amministrative e sui possibili reati connessi alla gestione dell’evento.
Il Sindaco difende dirigenti condannati: credibilità a zero
La vicenda si inserisce in un quadro più ampio di mala gestione e impunità all’interno del Comune di Agrigento. Lo stesso Sindaco Miccichè continua a difendere dirigenti condannati dalla Corte dei Conti, persino in appello, per lo scandalo dei SUV acquistati con fondi pubblici destinati alla solidarietà sociale.
Inoltre, lo stesso dirigente è sotto processo per tangenti, eppure resta al suo posto, senza che il primo cittadino prenda provvedimenti concreti.
Se questo è il modo in cui viene amministrata Agrigento, cosa ci si può aspettare dalla gestione di eventi e fondi pubblici?
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Agrigento sfida le leggi dello Stato: la Procura faccia chiarezza
Quella in corso sembra una sfida aperta alle leggi dello Stato, in cui il Comune di Agrigento si muove senza preoccuparsi delle regole. La domanda è inevitabile:
👉 Perché la Procura della Repubblica non è ancora intervenuta?
Se un imprenditore denuncia l’assegnazione diretta di servizi senza gara e una dipendente comunale segnala pressioni indebite e trasferimenti sospetti, la questione è istituzionalmente gravissima.
A questo punto, il rischio è che a dominare sia un sistema in cui gli interessi politici e clientelari prevalgono sul rispetto della legalità.
Agrigento non merita questo. Le autorità competenti devono intervenire subito, prima che l’intera macchina amministrativa si trasformi in un sistema fuori controllo.



