Il 18 settembre 2025 i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò hanno depositato presso la Guardia di Finanza di Sciacca, con trasmissione alla Procura della Repubblica, alla Procura Generale della Corte dei Conti e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), un dettagliato esposto che denuncia un potenziale danno erariale da 500.000 euro a carico del Comune di Sciacca.
La vicenda riguarda una concessione edilizia del 1982, rilasciata a un privato con l’obbligo – mai adempiuto – di cedere gratuitamente al Comune le aree destinate a strade, parcheggi e opere di urbanizzazione. Nonostante la prescrizione e l’usucapione per uso pubblico ultraventennale, nel febbraio 2022 l’amministrazione comunale ha siglato una transazione con gli eredi del concessionario, pagando mezzo milione di euro senza ottenere la piena titolarità dei terreni.
Le anomalie denunciate
Secondo i consiglieri, la gestione della controversia presenta numerose criticità:
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Perizia discutibile: terreni destinati a viabilità, quindi privi di valore edificatorio, sono stati pagati a 92 €/mq, per un totale di 500.000 euro, nonostante il loro reale valore commerciale fosse quasi nullo.
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Difesa giuridica debole: il Comune non avrebbe fatto valere strumenti come prescrizione, usucapione e atto d’obbligo del 1982.
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Differenze catastali: circa 1.500 mq di scostamento tra i terreni pagati e quelli effettivi.
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Assenza di controlli: uffici tecnici e urbanistici esclusi dall’istruttoria.
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Pagamento senza garanzie: i beni non risultano trascritti nei registri immobiliari, restando di fatto in mano privata.
Le dichiarazioni
Il consigliere Maurizio Blò ha commentato:
“Temiamo che questi 500.000 euro di denaro pubblico siano stati spesi senza reale necessità e senza le dovute garanzie per l’Ente. Una difesa legale più rigorosa avrebbe potuto evitare del tutto questo esborso”.
Il collega Raimondo Brucculeri ha aggiunto:
“La vicenda è grave e rischia di avere conseguenze sistemiche. Se questa prassi dovesse ripetersi, il Comune si esporrebbe a ulteriori richieste risarcitorie multimilionarie, con rischi seri per la stabilità finanziaria. Chiediamo che siano accertate tutte le responsabilità”.
Le richieste
Nell’esposto vengono ipotizzati reati come abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato, omissione di atti d’ufficio e falso, con la richiesta alla Corte dei Conti di accertare il danno erariale e le eventuali responsabilità dei funzionari coinvolti.
I due consiglieri hanno annunciato ulteriori azioni legali per fare piena luce sulla gestione del patrimonio comunale, denunciando una prassi che rischierebbe di compromettere seriamente le casse pubbliche.

