“I due nuovi pozzi idrici che si stanno realizzando nel nostro comune dovranno prima soddisfare il fabbisogno della sua popolazione, e dopo quelli degli altri comuni della provincia”: lo dice il sindaco di Sciacca (Agrigento) Fabio Termine.

Che accusa Aica, la società pubblica che gestisce le risorse idriche nell’Agrigentino di non essere in grado di gestire l’attuale emergenza idrica.

“Chiediamo – aggiunge il primo cittadino trasparenza e rispetto rigoroso degli impegni. Ci sono continui disservizi e turni di erogazione che vengono ripetutamente annullati o rinviati senza che al cittadino sia data alcuna spiegazione, non è così che si fronteggia la crisi”.

Per Termine Aica non è in condizione nemmeno di riparare tempestivamente le numerose perdite idriche che si verificano nel territorio comunale di Sciacca: “A questo punto – dice – i necessari interventi di ripristino saranno fatti dal comune, che poi si rivarrà con l’azienda idrica”.

Per quanto riguarda il presunto ‘danno di immagine’ lamentato dagli albergatori, Fabio Termine osserva che “i turisti sono importanti, ma lo sono anche i cittadini. Quelli di Sciacca sono stanchi e furiosi, chiedono che i turni di erogazione siano chiari, pur nella consapevolezza che l’attuale situazione costringe tutti a ricevere l’acqua non certo ogni giorno, e neanche un giorno sì e un giorno no. Ma se si stabilisce un turno idrico ogni tre giorni, così deve essere. Non si può indicare un turno ogni tre giorni e poi fare arrivare l’acqua dopo 20 giorni, noi diciamo basta”.

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